Recensione de Una camicia al contrario, in scena il 12 e 13 febbraio alle Carrozzerie n.o.t.
Un amore che, come un fungo, nel breve arco di un temporale nasce, cresce, muore e imputridisce nel sottobosco urbano.
"Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista."
(Senza di te, John Keats, 1819)
Notte, un apparente eterna notte.
Pioggia e ancora pioggia, quella pioggia che rende di cattivo umore e innervosisce.
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