Recensione di Grease, il musical, al Teatro Brancaccio dal 5 al 17 maggio 2015
Sin dal 1997 il musical Grease è stato un grande successo sia di pubblico che di critica. Dopo 18 anni dal suo primo debutto torna questo strepitoso musical in una nuova edizione piena di giovani attori brillanti ed emergenti. Le traduzioni di alcune delle canzoni più famose sono di Franco Travaglio, mentre gli arrangiamenti e le orchestrazioni sono curate dal direttore musicale Riccardo Di Paola.
Danny e Sandy si incontrano un’estate e tra loro sboccia subito un amore casto e puro. Purtroppo la fine delle vacanze li porta verso strade diverse…in realtà il destino li farà ritrovare nello stesso liceo, la Rydell High School, ma il loro incontro non sarà rosa e fiori: infatti Danny si rivela decisamente diverso dal ragazzo della scorsa estate.
Tra i due si alterneranno alti e bassi, tra pigiama party, prese in giro e gare di ballo, il tutto accompagnato dai loro stravaganti amici: i Thunderbirds, una banda di studenti scapestrati, ma dall’animo gentile, con i capelli rigorosamente impomatati e giacchetti di pelle come segno caratteristico, e le Pink Ladies, belle, simpatiche e decisamente un po’ troppo vivaci per la mansueta Sandy, ma sarà proprio grazie a loro che la ragazza deciderà di lasciarsi alle spalle la vecchia se stessa, troppo calma e pacata, per diventare una vera femme fatale, completa di pantaloni di pelle, tacchi vertiginosi laccati di rosso e capelli cotonati. La storia di Grease è famosa in tutto il mondo, ma lo spettacolo risulta ancora oggi divertente e coloratissimo, grazie anche ai meravigliosi costumi di Carla Accoramboni. Le coreografie, ideate da Gillian Bruce, sono di grande impatto e vengono eseguite con grande maestria. Sin da subito il pubblico viene catapultato negli anni Cinquanta grazie alle musiche dell’epoca, cantante con passione e decisamente coinvolgenti. Tutti gli attori sono completi: recitano, ballano e cantano senza fermarsi un attimo. Nonostante la loro giovane età hanno un talento incredibile e ogni scena rimane infissa nella mente. Non dimentichiamo i personaggi secondari, anche loro completi in ogni disciplina, simpatici, divertenti e indispensabili per la buona riuscita dell’opera. Insomma la #Greasemania è tornata e conquisterà anche voi senza alcuna ombra di dubbio.
Veronica Mancino
16 maggio 2015