Sabato, 23 Novembre 2024
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Sara Putignano, pugliese classe 1986, è ormai più che una promessa del nostro panorama teatrale. Nel 2016 ha infatti vinto il Premio Virginia Reiter, come miglior attrice italiana “under 35” e il Premio Eleonora Duse come miglior attrice emergente.

È attualmente protagonista di “The effect” di Lucy Prebble , per la regia di Silvio Peroni, in scena al Teatro Sala Umberto fino al 29 Aprile.

 

Puoi parlarci di “The effect” e del tuo personaggio?

 “The effect”, come recita il sottotitolo, è un testo che parla di quattro persone che amano e che soffrono. È ambientato in una clinica, dove viene testato un nuovo farmaco antidepressivo. Protagonisti sono i due ragazzi che decidono di partecipare a questa sperimentazione, Connie e Tristan, e i due dottori che seguono l'esperimento, Toby e Lorna, la quale, si scoprirà, ha avuto in passato crisi depressive e una relazione con Toby.

Dalila Cozzolino, conosciuta per il suo lavoro con la Compagnia Ragli, presenta lo studio Macbeth aut Idola Theatri: progetto vincitore della Residenza invernale Emergenze Romane 2018 – Stagione di Sala RomaTeatri. L’abbiamo incontrata in occasione delle prove per andare in scena mercoledì 28 marzo: per parlare di questo debutto, del perché si sia avvicinata alla regia e di come il suo percorso di studi filosofici la guidi sopra e sotto il palco.

 

Yukonstyle è un riuscitissimo e applaudito spettacolo: nonostante indaghi la solitudine, la complicità, la frustrazione di una vita ai margini in un impervio e specifico territorio del Canada riesce a superarne i confini divenendo metafora esistenziale che prescinde geografia e lingua. Merito sicuramente dell’appassionante testo scritto dalla giovane autrice canadese Sarah Berthiaume, che in Italia è stato ottimamente tradotto e poi diretto dal regista Gabriele Paupini che ne ha affidato la rappresentazione alla sua compagnia BiTquartett, di cui fanno parte  anche Marianna Arbia e Benedetta Rustici, arruolando per l'occasione Lorenzo Terenzi e Marco Canuto: nascono così Yuko, Kate, Garin, e Dad’s . Scopriamo qualcosa di più sugli attori e sui personaggi  da loro magnificamente interpretati.

Intervista a Renato Chiocca, regista di Processo per stupro in scena all’Eliseo Off dal 2 al 26 marzo e Clara Galante


Processo per stupro è uno spettacolo anomalo perché si ha l’impressione di non assistere ad uno spettacolo ma ad un processo. Nelle note di regia si legge che l’intento è quello di diventare testimone di un linguaggio adoperato quarant’anni fa in un processo penale e di reinventarlo attraverso la parola recitata. Ho come l’impressione però che non sia solo questo…sbaglio, o c’è dell’altro?

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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