Francesco Saponaro ci parla della rassegna “L’eredità Scarpetta”, in scena al teatro Trianon Viviani di Napoli, diretto da Marisa Laurito. La rassegna, composta da due spettacoli, debutterà il 6 maggio con “Titina la magnifica” e proseguirà con “La donna è mobile” di Vincenzo Scarpetta a partire dal 13 maggio.
Perchè è importate la figura di Titina?
L’attenzione su Titina dovrebbe sempre essere alta, non solo perchè è stata un’esponente fondamentale della famiglia De Filippo ma perchè incarna la figura della donna che in anticipo sui tempi ha cercato la strada di indipendenza dal resto della famiglia, in un periodo storico in cui la società era decisamente declinata al maschile. Anche Marisa Laurito che è direttrice artistica del Trianon Viviani ha pensato che sarebbe stato doveroso dedicare uno spettacolo a questa figura.
Quali sono gli aspetti che conosciamo meno di Titina e che emergono dallo spettacolo?
Lo spettacolo lo abbiamo scritto partendo dalla biografia di suo figlio Augusto Carloni “Titina De Filippo. Vita di una donna di teatro”. Ci sono molte cose che non si conoscono della sua arte, molti la ricordano come la Filumena ma è stata anche una grande sceneggiatrice, una penna ineguagliabile. Negli ultimi anni della sua vita, quando si è dovuta allontanare dalla scena per una malattia cardiaca, si è poi dedicata alla pittura con grandi risultati. Proprio dalla sua tecnica di collage pittorico abbiamo preso spunto per costruire la struttura dello spettacolo. È stata una donna, una madre, una sorella, una persona semplice che ha fatto della sua vita un vera e propria opera d’arte, anticipando, come detto in precedenza, i tempi. Con Domenico Ingenito, che ha scritto con me lo spettacolo, siamo riusciti a inserire anche aspetti del suo privato, dal rapporto con i fratelli a quello con il marito Pietro Carloni.
Secondo spettacolo della rassegna è “La donna è mobile” perchè la scelta di questa pièce?
Si tratta di una commedia-parodia musicale di Vincenzo Scarpetta, fratello maggiore di Titina. E' uno spettacolo pirotecnico ricco di interventi musicali dove il repertorio dell’operetta, famosa fra fine ‘800 inizio ‘900, tocca anche note avanguardistiche grazie ad una scrittura scenica che oscilla fra tradizione e innovazione. Uno spettacolo veramente importante dal punto di vista della scrittura. Titina fra l’altro lavorò allo spettacolo quando era giovanissima. Portare in scena uno spettacolo come questo è importante perché come diceva Eduardo De Filippo la tradizione è la vita che continua e se la usiamo come un trampolino voleremo più alti. Ciò è fondamentale per costruire percorsi futuri nell’ambito teatrale. Inoltre il cast dello spettacolo è veramente stellare, la protagonista Antonella Stefanucci è affiancata da un grande Edoardo Sorgente. Sul palco ci saranno quattordici attori e un nutrito corpo musicale accompagnerà la messa in scena.
Il suo è un modo di raccontare quell’epoca teatrale facendo attenzione alla tradizione. Cosa ne pensa di altri tipi di rappresentazioni, come ad esempio quella di Antonio Latella e della sua versione del “Natale in casa Cupiello”?
Siamo in un’epoca in cui lo scandalo fa più scena del racconto. Io parto dalla partitura che è scritta e cerco di dargli vita senza mettermi contro l’autore. Adotto un piano narrativo fedele all’autore e cerco di incendiare di vita quella che è la promessa di teatro che era prevista inizialmente. Apprezzo comunque anche certi tipi di rottura come quello proposto da Latella, a patto che questa rispetti sempre l’autore, quindi partire da un testo e attraverso la scena creare una vitalità diversa che non sia contraria agli intenti originari. Mi sento un artigiano della scena e allo stesso tempo un tranviere che deve portare in viaggio lo spettatore cercando di far scoprire le bellezze che stanno intorno.
Enrico Ferdinandi
6 maggio 2022
Informazioni
Venerdì 6 e sabato 7, ore 21 – domenica 8 maggio, ore 18
Titina la magnifica drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro tratta dal libro Titina De Filippo. Vita di una donna di teatro di Augusto Carloni regia e spazio scenico Francesco Saponaro con Antonella Stefanucci, Edoardo Sorgente produzione teatro Trianon Viviani
Venerdì 13 e sabato 14, ore 21 – domenica 15 maggio, ore 18
La donna è mobile commedia di Vincenzo Scarpetta regia e spazio scenico Francesco Saponaro arrangiamenti e direzione musicale Mariano Bellopede con Luigi Bignone, Giuseppe Brunetti, Viviana Cangiano, Salvatore Caruso, Elisabetta D’Acunzo, Tony Laudadio, Ivana Maione, Davide Mazzella, Biagio Musella, Serena Pisa, Marcello Romolo, Luca Saccoia, Ivano Schiavi, Federica Totaro Mariano Bellopede, pianoforte | Arcangelo Michele Caso, violoncello e plettri | Giuseppe Di Maio, clarinetto produzione teatro Trianon Viviani