La stagione dell’Eliseo si arricchisce ulteriormente, animando quelli che possono essere considerati spazi “altri” – foyer, platea, gallerie - e dando slancio a tutte quelle forme di teatro autoriale contemporaneo che faticano a farsi scoprire: nasce, così, Eliseo Off il cui primo spettacolo è A scatola chiusa | Andante cantabile con slancio. Un testo significativo in elementi scenici bislacchi, interpretato da Chiara Cardea e Silvia Mercuriati: due ottime attrici che, alla fine, stupiscono il pubblico con una richiesta che è insieme condivisione e invito alla diffusione. Tanto da incuriosirci e spingerci a porre loro delle domande...
A scatola chiusa | Andante cantabile con slancio è uno spettacolo molto curioso, ricco di citazioni eppure non citazionista perché le due protagoniste - chiuse nella loro scatola - paiono vivere autenticamente, nella maniera più tragica ma anche più comica, ciò che dicono e leggono. Come nasce questo testo?
In questi giorni, fino a domenica 15 ottobre, al Teatro Brancaccino, va in scena lo spettacolo La reggente, prima regia teatrale del cineasta Stefano Incerti. Incerti si misura con un testo di Fortunato Calvino incentrato su un “un personaggio ambivalente: Donna-Boss carnefice e potente, ma anche prigioniera di un sistema perverso che la costringe all’isolamento…uno stato di perdita totale di contatto con la realtà.”
Ecco come risponde il regista alle domande per La Platea...
Da dove nasce lo spettacolo, quale l’intuizione che ne ha portato poi alla creazione?
Ho iniziato come aiutoregista di Mario Martone e Toni Servillo, con i quali ho lavorato al cinema e a teatro come aiuto regista di Riccardo II, Rasoi ecc. ma ero convinto che fosse il Cinema il linguaggio che mi apparteneva, quello nel quale avrei potuto esprimermi con maggiore efficacia.