Al Festival di Todi, in anteprima nazionale assoluta, è andato in scena, domenica 28 agosto, In Fedeltà, un esperimento scenico giocoso, frutto della creatività originale del drammaturgo scozzese Rob Drummond che mette sul palco il pubblico. Il testo, riadattato e tradotto dal regista milanese Roberto Rustioni, è alla prima uscita in questa XXXVI edizione del Festival umbro e girerà l’Italia nei mesi di ottobre e novembre (dal 4 al 9 ottobre a Cagliari, dal 18 al 20 novembre presso il Teatro Belli di Roma in occasione della rassegna TREND e infine dal 22 al 27 novembre al Teatro Filodrammatici di Milano). Uno spettacolo che rappresenta una performance collaborativa in cui l’attore Loris Fabiani guida due persone single del pubblico, scelte casualmente, nel percorso della conoscenza reciproca. A parlarcene è stato il regista Roberto Rustioni, incontrato in occasione dell’anteprima nazionale al Teatro Comunale di Todi.
Come nasce questa idea e l’interesse per i lavori di Drummond?
L’idea di mettere in scena questo esperimento nasce e si costruisce attraverso vari step. Questo è il primo, in quanto la natura del lavoro stesso porta a creare una sorta di work in progress che sempre si trasforma. L’interesse viene dalla particolarità e originalità delle opere di Drummond e dalla sua idea di messa in scena del tutto nuova per noi. Quando mi hanno chiesto di lavorare con questo autore, mi proposero un altro testo “The Majority” un lavoro del 2018 in cui sostanzialmente si invitava il pubblico britannico a rivotare la Brexit. In quel testo però ho riscontrato la difficoltà di trasportarlo all’interno della realtà italiana poiché un lavoro di riadattamento avrebbe svilito l’anima dell’opera. Così virai su “InFidelity”: un soggetto più universale e aperto in quanto parla dell’amore, di cosa significa la monogamia e il rapporto di coppia ai nostri tempi.