Recensione de Del sordo rumore delle dita trascrizione, in scena al teatro dell'Orologio dal 10 al 15 marzo 2015
Entrati in sala si rimane un po' disorientati. Al centro del palco sembra di vedere un'installazione artistica in cui i nostri volti e i nostri corpi si riflettono distorti, ma poi poco dopo essersi seduti, rassicurante, la musica di Bach fa scomparire l'illusione e dalla finestra che si apre su uno spazio buio e circoscritto un uomo e una donna sembrano volerci dire qualcosa con movimenti danzanti lenti come se l'aria fosse diventata miele.
Una dissolvenza al nero e poi iniziano una serie di dialoghi (intramezzati da dissolvenze che a volte si sfiorano) descrivono entrando nel dettaglio stati d'animo individuali e umani in rapporto alle relazioni che intercorrono tra il singolo individuo e se stesso e tra il singolo individuo all'interno del nucleo sociale.