Venerdì, 01 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo ‘Il divorzio dei compromessi sposi’ in scena al Teatro Sala Umberto dal 20 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017

Se qualcuno pensa ancora che i classici della letteratura italiana come ‘I promessi sposi’ non possano essere resi allegri, moderni e vivaci, deve assolutamente assistere a questo ‘divorzio’ perché Carlo Buccirosso vi farà cambiare idea.

#recensione dello spettacolo "Il matrimonio nuoce gravemente alla salute" in scena al teatro de' Servi dal 20 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017

Mettici un po’ di spirito natalizio e di sana predisposizione al buon umore, aggiungici la piacevole compagnia di quattro simpatici attori e una commedia francese campione di incassi. Amalgama bene il tutto con alcuni spunti di riflessione sull’amore, il matrimonio, la famiglia e la vita di coppia e lasciati andare per due ore circa. Di risate. 

Recensione dello spettacolo ‘E… se il tempo fosse un gambero?’ in scena al Teatro Brancaccio dal 15 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017

Era il 23 dicembre 1986 quando sul palco del Teatro Sistina di Roma Enrico Montesano e Nancy Brilli portavano in scena per la prima volta in Italia lo spettacolo “E... se il tempo fosse un gambero?”: scritto da Jaja Fiastri e Bernardino Zapponi, questa commedia musicale riscosse grande successo negli anni ’80, tanto che la Rai riprese una delle molteplici repliche del tour e la mandò in onda sul suo primo canale. Montesano e l’esordiente Nancy Brilli si esibirono sulle musiche scritte da Armando Trovajoli, già noto per le musiche di ‘Rugantino’ e ‘Aggiungi un posto a tavola’, il cui tocco familiare si ravvisa facilmente  nella colonna sonora di “E... se il tempo fosse un gambero?”.

Recensione dello spetta, in sena dal 17 al 18 Dicembre presso il Teatro Dell’Orologio di Roma

Nel silenzio generale accadde il viaggio metaforico di una bambino senza nome. Dalla piccola bocca disegnata in carboncino sul legno non esce alcun suono e quindi nessuna informazione. Proprio per questo, forse, ci risulta così facile e immediato appropriarcene subito. Ognuno, tra gli spettatori seduti in platea, lo metabolizza a suo modo e a propria convenienza; lo adatta al suo vissuto, all’infanzia del suo presente o al suo passato di adulto. In ogni caso, sia che si tratti di un ricordo vicino o di una memoria lontana, quel bambino sembra lo conoscano tutti.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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