Mercoledì, 27 Novembre 2024
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Noi Romane – Noantre: le donne raccontano la storia con piglio, divertimento ed emozione

Recensione dello spettacolo Noi Romane – Noantre, in scena al Teatro Belli fino al 9 aprile 2017

Noi Romane – Noantre è un piacevolissimo spettacolo musicale nato da un’idea della caparbia Simona Patitucci, con testi e liriche di Toni Fornari e le musiche di Massimo Sigillò Massara.

E’un omaggio a Roma attraverso i racconti di grandi protagoniste della storia della città eterna dalla sua fondazione ai giorni nostri.
Infatti, come tengono a precisare in apertura le bravissime protagoniste, “la storia è pure donna” ed è ora di dare voce alle donne che della storia sono state grandi protagoniste.

Attraverso racconti divertenti e altri emozionanti e, a tratti, commoventi, accompagnati da musiche e canzoni forti per la loro semplicità ed efficaci, le protagoniste raccontano storie che non si trovano nei libri, interpretando donne coraggiose, donne orgogliose, donne umili, donne eccentriche che hanno lasciato un segno nella storia di Roma anche se spesso questo è stato oscurato dal tempo passato.
Noi Romane – Noantre è un appassionante viaggio alla scoperta di personaggi reali, miti e leggende; uno spettacolo brillante che attraverso un linguaggio diretto e a, volte, colorito, ma sempre leggero e divertente, e un tappeto musicale che richiama le sonorità romanesche da la possibilità ai personaggi che si raccontano di correggere alcune inesattezze storiche.
Conosceremo così Madama Lucrezia la statua parlante; Agrippina la madre di Nerone; Acca Larentia ovvero la leggendaria Lupa; la Papessa Giovanna; Margherita Luti detta La Fornarina; Lucina, la soprano che si fingeva uomo; Donna Olimpia Pamphili detta La Pimpaccia; Enrichetta Caracciolo, la monaca garibaldina; Lina Cavalieri, la regina della Bella Epoque; Elide, la sartina delle sorelle Fontana; Giuditta Tavani, la patriota.
A dare volto e voce a queste romane cinque bravissime attrici: la grande Simona Patitucci, la simpaticissima Valentina Martino Ghiglia e le giovani Alberta Cipriani, Ilaria Nestovito, Noemi Sferlazza.
La voce narrante, che introduce le storie di queste donne, è di Maurizio Mattioli.
Il personaggio più intenso è sicuramente quello di Giuditta Tavani Arquati, la patriota interpretata
dalla splendida Simona Patitucci con tale passione e trasporto da provocare commozione.
Il personaggio più dolce, Elide, la sartina delle sorelle Fontana, una delle tante umili donne che hanno contribuito al successo mondiale delle tre stiliste, interpretata con emozione e partecipazione dalla sempre più brava Ilaria Nestovito.
Il personaggio più divertente: Agrippina, interpretata dalla travolgente Valentina Martino Ghiglia, dotata di una grande carica espressiva.
Il personaggio più o diversamente rivelato: Margherita Luti, conosciuta come La Fornarina, musa ispiratrice e presunta amante e sposa segreta del pittore Raffaello Sanzio, che ci racconta la sua versione dei fatti.
Alla fine, però tutti i personaggi raccontati, hanno avuto, in un modo o nell’altro, presa sul pubblico: come non ridere della tradizione romana che vorrebbe Romolo e Remo allevati da una lupa, che altro non era Acca Larentia, una prostituta di quell’epoca, interpretata con divertentissima ironia da Simona Patitucci? Come non interessarsi alla storia della Papessa Giovanna, unica donna ad essere ascesa al soglio pontificio? Come non ridere quasi sguaiatamente con la figura di Suor Enrichetta Caracciolo che abbandonò il velo per diventare un’attiva garibaldina, interpretata con veemenza e grande vis comica da Valentina Martino Ghiglia? Come non appassionarsi al racconto dell’ascesa sociale di Olimpia Maidalchini? Come non emozionarsi per la storia di Lucina, il soprano che si finse uomo per poter cantare e che visse una romantica storia d’amore?
La regia di Toni Fornari è asciutta e diretta; la scena è sgombra, solo due sedie e, sullo sfondo, proiezioni di foto che ci riportano al contesto storico delle storie raccontate; i costumi sono molto belli e curati, tutti diversi e alcuni molto elaborati.
Noi Romane – Noantre è un racconto musicale fresco, dinamico, divertente e molto ben confezionato in cui i personaggi e le storie si alternano con un piacevole ritmo e interpretato da cinque brave, a volte bravissime attrici, ognuna delle quali porta un po’di sé in un carattere o un accento.


Flaminio Boni
23 marzo 2017

informazioni

Noi Romane – Noantre
da un’idea di Simona Patitucci
testi e liriche Toni Fornari
musiche Massimo Sigillò Massara
regia Toni Fornari
con Simona Patitucci, Valentina Martino Ghiglia, Alberta Cipriani, Ilaria Nestovito, Noemi Sferlazza
voce narrante Maurizio Mattioli.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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