Giovedì, 21 Novembre 2024
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Alps del pluripremiato regista greco Yorgos Lanthimos uscirà al cinema dal 17 settembre, distribuito dalla PHOENIX INTERNATIONAL FILM, con la distribuzione esecutiva di Antonio Carloni. 

Autore tra i più acclamati del nuovo cinema greco, e noto al pubblico per The Lobster che gli valse il Premio della giuria al Festival di Cannes 2015, e per il successo de La Favorita, film premiato nel 2018 al Festival di Venezia e nel 2019 con il Premio Oscar a Olivia Colman come miglior attrice.

Lanthimos, con Alps, il suo terzo lungometraggio, realizza un film che colpisce nel profondo l’animo dello spettatore.

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La presentazione dei cortometraggi finalisti del Murmat Short Film Festival, svoltasi al Globe Theatre il 7 Settembre 2020

 

La serata finale della terza edizione del Murmat Short Film Festival si è tenuta lunedì 7 Settembre nella suggestiva cornice del Globe Theatre. Quest’anno la rassegna, sotto l'insegna dell’hashtag #aGreenHope, ha voluto accendere i riflettori sulle questioni ambientali. Sono state previste quindi due categorie di concorso: una a tema libero, l'altra specificatamente dedicata ai temi dell’ecologia. In finale sono arrivati 10 cortometraggi, 5 per ciascuna categoria. Durante la serata presentata da Tiziana Sensi, Edoardo Saolini e Federico De Luca, in cui le opere sono state proiettate, sono stati nominati i vincitori.

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Il casinò è un luogo particolare che non ha mai mancato di ispirare artisti, scrittori e registri. È un posto dove tutto è possibile, ogni cosa può accadere. Lì ogni sorte individuale può essere improvvisamente ribaltata. Vi si incontrano avventori di ogni tipo e di ogni estrazione. Può essere tecnologico, modernissimo e variopinto, come un sogno al neon nella città di Las Vegas, oppure, può rivelarsi un ambiente classico ed elegante dalle atmosfere d’altri tempi. È un luogo di rituali e di formule divenute ormai parte della cultura popolare. “Les jeux sont faits, rien ne va plus”, dice il croupier composto ed elegantissimo, poco prima che la roulette inizi a fare il suo giro.   

Il gioco della roulette, grazie alle sue molteplici regole e versioni, e alla capacità di lasciarci con il fiato sospeso fino all'ultimo istante, affascina da sempre moltissimo milioni di giocatori in tutto il mondo. Nei film in cui la roulette compare il suo giro rappresenta quasi sempre un momento chiave, un momento di eccitante confronto dei protagonisti con l’imprevedibile. Questo ha reso la roulette una vera e propria “star” del cinema hollywoodiano, e non solo.

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Esistono delle variabili incontrollabili nella vita e nell’arte che sfuggono dalle dita della razionale prevedibilità e, seguendo leggi proprie, accompagnano quel particolare momento verso un destino inaspettato e non del tutto intellegibile. Sono passati quarant’anni da quella rovente e desolata giornata di Ferragosto quando Roma d’estate si svuotava davvero e si avvertiva solo il suono di cicale accaldate e rumori indefiniti... lontani, provenienti da chissà dove. Era il 1980 quando nelle sale cinematografiche uscì “Un sacco Bello”, diretto da Carlo Verdone alla sua prima esperienza registica e prodotto da Sergio Leone. Enzo, Leo e Ruggero, i tre personaggi principali interpretati da Verdone stesso, nella loro apparente diversità raccontavano le rispettive storie di voli mai spiccati e mete mai raggiunte, condensando una certa comicità, derivata dalla natura stessa del personaggio, e una malinconia poetica, dove il dentro si fondeva con il fuori e la desolazione dell’esterno rifletteva la vibrazione interiore dei personaggi. Sembra ancora di sentirla riecheggiare per le strade di Roma quella melodia fischiata composta da Ennio Morricone, che racconta il senso di dispersione, solitudine ed irriquetezza che accompagnava l’episodio di Leo. Questi è un ragazzo puro, poco abituato a relazionarsi con le ragazze, che inciampa per caso in Marisol (Veronica Miriel), una turista spagnola, proprio nel momento in cui egli sta per “chiudere tutto” ed andare a Ladispoli per raggiungere l’unica donna della sua vita: la madre.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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