La Stagione di Progetti 14-15 del Teatro di Roma continua il percorso dedicato all’universo shakespeariano con le parole d’amore di Romeo e Giulietta che la regia di Tonio De Nitto, nell’adattamento e traduzione di Francesco Niccolini, trasforma in una commedia corale per raccontare lo scontro generazionale fra madri, padri e figli, in scena da giovedì 5 marzo (ore 21) al Teatro India.
Due adolescenti di una comitiva che si cancella per sempre nel tempo di un paio di giorni: Romeo e Giulietta diventano il segno della tragedia che ha sconvolto una comunità. Sono il vuoto, le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare. Una foto che ritrova vigore e carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo. Romeo e Giulietta è chiedersi quanto i genitori amino veramente i figli, quanto possano capirli, quanto invece imparino a farlo troppo tardi. Un meccanismo perfetto, un ingranaggio linguistico e scenico in cui tutto è gioco e capriccio, dal ritmo e dal tono scherzosi, fino alla morte dei compagni, fino al rimpianto più feroce e alla colpa.
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