Lunedì, 28 Aprile 2025
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Un Otello scarnificato, ridotto a tre, anzi quattro personaggi: il condottiero, l’alfiere, Desdemona, ai quali si aggiunge l’invenzione di un soldato che si fa narratore, coscienza critica, coro. A partire da Shakespeare un altro Otello. Mettere in scena l’intero testo, e per di più nella versione compiuta e statuaria dell’originale, appare impresa fuori misura. Così, insieme per prudenza e devozione nei confronti del modello, si è cercato di cavarne un soggetto, fedele il più possibile agli spunti narrativi e ai rimandi alla fonte, ma intraprendente, sempre scontando i limiti delle forze a disposizione, nella ricerca di una via, foss’anche un vicolo, da aggiungere alla mappa sterminata che raccoglie le varianti, le trasposizioni, i calchi di questa tragedia candidamente misteriosa. Fortunatamente, il fatto che l’opera di Shakespeare, pur coinvolgendo lo spazio pubblico, rapidamente converga e punti al cuore di un dramma fortemente individuale, sembra autorizzare un lavoro di concentrazione e restrizione del campo d’azione. Si metteranno a fuoco soltanto alcune parti del testo, quelle che obbligano a confrontarsi con l’enigma di certe passioni umane.

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Tornano al Teatro Studio Uno dal 12 al 15 marzo 2015 i Patas Arriba Teatro, una delle compagnie più attive e interessanti della scena romana che insieme ai Pescatori di Poesia Teatro e il Teatro del Lupo presentano due dei loro recenti successi: “Lady Holiday Mississippi Drunk” e “Bestiario”.

Dal 12 al 13 marzo in scena “Lady Holiday Mississippi Drunk” progetto dei Patas Arriba Teatro, con la regia di Alessandra Caputo e Simone Frascehetti, i testi di Alessandra Caputo e Adriano Marenco e con Valentina Conti nei panni della “Lady del Jazz,” la signora del fiore, la donna col sangue nero e gli umori Blues: Billie Holiday.

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Era il 7 Marzo 1908, poco più di un secolo e una manciata di anni fa, nasceva Nannarella. Nello stesso giorno di questo corrente anno, Sabato 7 Marzo 2015 al Teatro Centrale, va in scena il monologo dal titolo SOLO ANNA, uno spettacolo di Franco D'Alessandro, diretto da Eva Minemar, con protagonista una meravigliosa Lidia Vitale, la cui interpretazione vale il premio Anna Magnani 2012 e il Premio Enriquez nel 2013

Un atto unico sulla vita di Anna Magnani. Sessanta minuti intensi, che rendono omaggio ad una delle maggiori interpreti femminili della storia. Uno spettacolo teatrale che ha girato il Mondo, riscuotendo successi da Cleveland a Firenze, da Los Angeles a Torino, da New York a Roma ...e proprio a Roma ritorna, nel cuore di quella amata città tra i cui vicoli Anna, amava perdersi. Comincia proprio così quest'avventura, dove un'incredibile Lidia Vitale, totalmente immersa nello spirito della Magnani (come fosse posseduta - per sua stessa ammissione), scenderà da Palazzo Altieri percorrendo la via più breve per giungere proprio al Teatro Centrale, dove aprirà la sua casa a chiunque vorrà incontrarla.

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Tre grandi interpreti danno voce a tre grandi opere, accompagnati da un’orchestra di giovani talenti, la Mind & Art Youth Symphony Orchestra, diretta da Michelangelo Galeati.

La particolarità del "matrimonio artistico" tra voce e musica consiste nell'unione di due registri espressivi: l'attore - la cui recitazione è libera - e l'orchestra - che segue invece un'architettura ritmica ben precisa con l'obiettivo di offrire risalto alla narrazione.

Inizia Teresa Mannino con Guida del Giovane all'Orchestra di Benjamin Britten, introducendo le varie sezioni e strumenti dell’orchestra in un giocoso scambio tra parole e note. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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