Venerdì, 18 Ottobre 2024
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Nicola Lagioia in "Presto saprò chi sono" al Narni citta' teatro

Narni, gli edifici medievali sbozzati di pietra dura, vicoli che sembrano scorci di film e attraversando uno di questi si arriva in una piazzetta che sembra il set di un film, e forse lo è, o meglio da lì a poco lo diventerà. Un teatrino ricostruito con criteri ecologici che va a riprodurre il più blasonato teatro Manini, simbolo della cittadina umbra. Un progetto questo del teatrino viaggiante assolutamente sperimentale che si inaugura in questa quarta edizione del festival del teatro di Narni, non a caso sottotitolato: "possibilità nascoste". E una delle prime possibilità che questo festival offre è l'incontro con Nicola Lagioia titolato "Presto saprò chi sono".
Nicola Lagioia è uno scrittore e sceneggiatore, attualmente dirige Nichel, la collana di narrativa italiana di minimum fax, dal 2016 a pochissimo fa direttore del Salone internazionale del libro di Torino, che con lui alla direzione ha ritrovato un fulgore meritato.


Qui a Narni Lagioia cerca di raccontare in un'ora, o poco più, il viaggio della letteratura nel corso dei secoli; impresa che lui stesso all'esordio del suo monologo definisce impossibile. Ma Lagioia è maestro dell'impossibile e a Torino lo ha dimostrato, cosicché le sue parole forniscono all'ascoltatore un racconto preciso di cosa è la letteratura. I riferimenti e le citazioni cascano dalla bocca di Lagioia sulle travi del piccolo teatrino di legno uno dopo l'altro, facendolo fiorire magicamente. Pessoa, Easton Ellis, Kafka, Levi, Nabokov, Borges e addirittura Manzoni. Cos'è la letteratura quindi? Nasce in forma orale (spesso lo dimentichiamo), ma Lagioia ce lo ricorda esattamente facendolo, la sua pioggia di parole, il suo bisogno di parlare su cui lui stesso ironizza. Ma la letteratura è finzione, è mobilità, è "Un'ascia per rompere il mare ghiacciato che è dentro di noi" come direbbe Kafka, ma soprattutto, e qui forse il segreto che ci svela Lagioia nel suo intervento: "Lo scrittore deve riuscire a rintracciare ciò che risiede in sé e farlo rivivere. Lo scrittore deve meritarsi questa risurrezione di un sé nascosto, che se non fosse per la scrittura non sarebbe mai riemerso".
Grazie Nicola Lagioia, vorrebbe dire quel prato fiorito che è divenuto il palco del teatrino viaggiante, grazie diciamo noi lettori famelici in cerca di risposta, che abbiamo assorbito questa letio come un dogma assoluto.

 

Barbara Chiappa

20 giungo 2023

 

informazioni

Nicola Lagioia
"Presto saprò chi sono"
Narni citta' teatro¬ volume IV¬possibilità nascoste
Venerdì 16, ore 19.30¬ Teatrino viaggiante

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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