Recensione dello Spettacolo A.A. Agata Cerca Lavoro in scena al Teatro Biblioteca Quarticciolo dal 27 al 28 aprile 2019
A.A. Agata cerca lavoro nasce dall’incontro tra il testo “Agata szuka pracy” di Dana Łukasińska e il risultato di una serie di interviste a giovani donne dai 19 ai 35 anni, frutto di una accurata ricerca sulla figura della donna nella società contemporanea svolta dalla compagnia Ginkgo Teatro. Da questa indagine è nato il dialogo con due note realtà romane impegnate nell’autodeterminazione femminile, ovvero “Lucia y Siesta” e “Collettivo Esc”, che ha dato vita ad una serie di dibattiti sul tema della donna nella società e nel mondo del lavoro.
Agata è una giovane donna in cerca di occupazione. La ricerca è estenuante, scarseggiano offerte di lavoro adeguate a neolaureate come lei. Tra un ambiguo colloquio di lavoro e le stravaganti incitazioni della madre Agata tenterà persino di risvegliare la sua vocazione religiosa, suo malgrado senza successo, pur di trovare il suo posto nella società. Esitante e goffa fa i conti con stereotipi, dogmi sociali e aspettative. Nell’intento di soddisfare le altrui attese, insegue intimamente l’istinto di autodeterminazione che arde dentro ogni individuo. È il cuore della mamma, monito di un evoluto coro satiresco, il primo assurdo ostacolo da superare. Agata non crede che il corpo – tette, culo, gambe – sia la via per raggiungere il successo come diversamente crede la madre che la incita alla scoperta della sua femminilità, arma vincente insieme al suo più sfavillante sorriso.
Lei prova con tutte le forze ad inserirsi nel surreale e ambiguo mondo traboccante discriminazioni, molestie e umiliazioni. Al giorno d’oggi tali spregevoli, seppur consentite consuetudini, sono prassi legittimate. Si ride moltissimo: di gusto perché si esorcizzano nutriti cliché; amaramente perché distinguiamo l’avvilente modello a cui le donne devono aderire per integrarsi. Siamo tutte Agata: ragazze madri, donne in carriera, giovani sprovvedute, lavoratrici instancabili, prostitute e sfortunate incolte. È la realtà grottesca a cui siamo tutti largamente educati. Persino le donne, quando ugualmente dotate di facoltà e potere, esercitano su altre donne la medesima discriminazione di cui sono state vittime.
Il grottesco e il paradosso ispirano il regista Mario Scandale a realizzare un perfetto accordo di satira e fervore. Scandale dirige straordinariamente cinque talentuosi e impeccabili attori: Luisa Borini, Dario Caccuri, Cesare D'Arco, Giulia Quadrelli, Marialice Wally Tagliavini. Il fondale bianco su cui riflettono sfumature policrome dilata lo spazio emotivo varcato dalle protagoniste, cede ulteriormente profondità a cinque sedie dal design contemporaneo munite di un solo bracciolo, frammentarie e incompiute come le donne che le occupano. Il testo dell’autrice Łukasińska, tradotto da Monika Wozniak, è scrupolosamente legato ai monologhi elaborati sulla base delle interviste.
Il ritmo intenso e acuto – risultato degli abili scambi tra gli attori che modulano minuziosamente le intonazioni vocali e le complessità mimiche dei loro personaggi – raggiunge l’apice sulle note di Bette Davis Eyes nel frangente sublime, allegorico e allucinato, in cui i performer simulano una sfrenata corsa dei cavalli, imbrigliati e soggiogati da elastici che cingono le bocche. Agata, tenace e determinata, riuscirà ad avanzare a briglie sciolte. Meravigliosa, poetica e possente è la visione di Mario Scandale; affonda le viscere e investe lo spettatore con frustrazione e umiliazione. Tutti meritati gli applausi interminabili rivolti alla valente compagnia Ginkgo Teatro, ma soprattutto rivolti a quel prezioso momento di condivisione che guarda alle donne del presente e del futuro con occhi immensi e menti evolute.
A. A. Agata cerca lavoro coglie profondamente l’essenza della violenza sistemica a cui le donne sono sottoposte, rinforza la necessità di lavorare ancora ed ancora sull’autodeterminazione femminile, affinché si possa ribadire: Non una di meno!
Caterina Matera
1 maggio 2019
Informazioni
Prima Nazionale
A.A. AGATA CERCA LAVORO di Dana Łukasińska – traduzione Monika Wozniak
regia Mario Scandale
Con Luisa Borini, Dario Caccuri, Cesare D'Arco, Giulia Quadrelli, Marialice Wally Tagliavini
interviste a cura di Luisa Borini, Marialice Tagliavini, Giulia Quadrelli
partitura fisica Anna Borini
luci Camilla Piccioni
elementi scenici Eleonora Ticca
collaborazione costumi Nika Campisi
Organizzazione Vittorio Stasi
Produzione Ginkgo Teatro
Distribuzione Theatron 2.0
In collaborazione con Fabulamundi. Playwriting Europe