Martedì, 26 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo #WONDERGIGGI in scena al Teatro Testaccio dal  08 al 10 novembre 2019

 

In un weekend piovoso di novembre il Teatro Testaccio si veste di rosa. Una donna e i problemi della sua vita quotidiana vanno in scena. 

Shara Guandalini, autrice e protagonista del monologo diretto da Giorgia Giuntoli, si abbandona ad un'esilarante apologia delle difficoltà che il genere femminile incontra ogni giorno.

Recensione dello Spettacolo The Garden in scena al Teatro Belli dall’8 al 10 novembre 2019 – Trend nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco

 

La sala del Teatro Belli è gremita. Sarà la fama che precede Lorenzo Lavia ad attirare a teatro tanti giovani spettatori e presumibilmente il soggetto di Zinnie Harris incentrato sul tema dei mutamenti climatici. Un connubio avvincente per molti.  Quando si pronunciano i termini “clima” o “climatico” è difficile non associarli al nome di Greta Thunberg. Infatti, è “presente” anche lei in scena: un vecchio televisore trasmette ininterrottamente il discorso tenuto dalla studentessa svedese al Summit Onu sul clima.  Jane (Arianna Mattioli), inchiodata davanti allo schermo, attende il compagno. Mac (Lorenzo Lavia) rincasa e tolta la maschera antigas rompe l’atmosfera monotona e, che intuiamo, ordinaria. Mac lavora in una sottocommissione per la risoluzione dei cambiamenti climatici. Un lavoro importantissimo che gli ruba tutto il tempo vitale, eppure di vitale è rimasto ben poco tanto nel mondo quanto nella sua vita personale. Jane è depressa, trascorre tutto il tempo confinata in casa. È proibito aprire le finestre. L’aria è tossica. Fuori disintegrazione, dentro annichilimento.

Recensione dello spettacolo: Scene da un matrimonio, di Ingmar Bergman. Con Julia Vysotskaya e Federico Vanni. Regia di Andrei Konchalovsky. In scena al Teatro Eliseo dal 5 novembre 2019 al 17 novembre 2019

 

Logorati dall’inerzia di un rapporto stanco nel quale si è smarrito il senso dello stare insieme, Milenka e Giovanni conducono la loro vita matrimoniale lasciandosi guidare dal flusso della corrente, nascondendo a se stessi la crisi della loro relazione. La routine, con la sua noiosa ridondanza di appuntamenti fissi, sembra apparentemente un elemento di disturbo per la coppia, ma in realtà protegge la stessa, permettendole di anestetizzarsi nella prevedibilità delle situazioni, dispensandola dal riflettere su se stessa. Ma anche in un gioco di finzioni e di attudimenti, i conti rimasti aperti con il partner hanno una loro memoria e gridano il proprio rancore attraverso ironie e velate allusioni nascoste dietro frasi solo apparentemente neutre, che entrambi si rimbalzano.

Recensione dello spettacolo Teatro Delusio della compagnia Familie Floz in scena al teatro Sala Umberto dal 5 al 17 novembre 2019

 

Lo spettatore di Teatro Delusio della compagnia Familie Floz viene inglobato nell’illusione dello spettacolo a partire dall’ingresso nella sala: tre membri della compagnia sono intenti a lavorare sulla scena allestita come se fosse però il backstage di uno spettacolo, centro nevralgico della storia che da lì a poco avrà inizio.

All’improvviso viene introdotta una maschera, o meglio una marionetta, un etereo fantasmino che prenderà vita lentamente fra le mani degli attori in scena; da quel momento in poi il pubblico viene catapultato nell’’illusione di Teatro Delusio per seguire le avventure dei protagonisti della vicenda: tre tecnici di palco sgangherati e caricaturali che conquistano immediatamente la platea con le loro gag esilaranti.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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