- Interviste
- Posted On
Alessandro Preziosi è Vincent Van Gogh in l'odore assordante del bianco: non vivo più per me stesso, ma per far vivere le cose
Intervista ad Alessandro Preziosi protagonista dello spettacolo L’odore assordante del bianco in scena dal 26 novembre al 1 dicembre 2019 al Teatro Vascello
Alessandro Preziosi torna in scena al Teatro Vascello con L’odore assordante del bianco, regia di Alessandro Maggi e testo di Stefano Massini. Uno spettacolo che racconta la reclusione di Van Gogh nel manicomio di Saint Paul De Manson, un’impresa nuova e totalizzante per Alessandro Preziosi che parla di questo ruolo come di un’immersione totale dentro sé stesso alla ricerca delle pieghe più fragili, e per questo più spaventose, dell’animo umano che si scontrano con il carattere impetuoso di Van Gogh al quale riesce ad imprimere il suo sguardo personale e il suo intenso e partecipato amore per l’arte.
A teatro ti sei spesso cimentato con grandi personaggi classici del teatro: Amleto, Cyrano De Bergerac, qual è la differenza nell’approcciarsi invece ad un personaggio così reale e soprattutto preso in un momento di fragilità come la reclusione in manicomio?
La contemporaneità, chiaro che esiste una letteratura contemporanea più europea, noi abbiamo scelto un testo di Stefano Massini per cambiare passo, registro e codice. La differenza è gigantesca nella misura in cui anche tutta l’impostazione dell’allestimento cambia, il modo di recitare cambia e soprattutto non hai più il paracadute della letteratura non hai più il paracadute di una storia che si conosce già e per quanto tu la possa cambiare resta quella, invece parlare di Van Gogh, parlare di una persona che è conosciuta nella sua forza fragile, nella sua forza di dolore e di disperazione permette allo spettacolo di approfondire questo argomento e far capire che la fragilità è una forza nella misura in cui fa parte dell’essere umano, nella sua accettazione ne rappresenta una grande forza.
Add a comment