In occasione del debutto dello spettacolo Di mare e di vento – Viaggio nella musica di Gianmaria Testa che sarà in scena al teatro La Fenice di Senigallia il 14 marzo 2020 intervistiamo Neri Marcorè che ci parla anche dell’attuale situazione teatrale “soffocata” dall’emergenza Coronavirus.
In questi giorni si parla solo di Coronavirus. I numeri, per il teatro, parlano chiaro: oltre 7mila spettacoli rinviati (numero destinato a crescere questa settimana) per un danno complessivo di oltre dieci milioni di euro… qual è la sua opinione?
Credo che ci sia stato un eccesso di allarmismo, anche perché sono stati annullati spettacoli in teatri dove siamo stati fino al giorno prima. A contribuire c'è stato sicuramente il fatto che oggi ognuno si sente libero di pubblicare su internet tutto quello che gli passa per la testa, in questo modo ogni paura viene amplificata. Vent’anni fa non sarebbe successo quanto abbiamo visto in questi giorni. Basti pensare alla Sars che non ha avuto questo impatto e forse era anche più complicata del Coronavirus. Ciò ha portato a trasmettere talmente tanta paura a chi deve decidere che nel dubbio preferisce annullare gli spettacoli o spostarli a data da destinarsi per tutelarsi da ogni rischio. Queste chiusure causano molti danni sia agli addetti al settore che agli spettatori. Non riguarda solo il teatro ma tutti i luoghi d’incontro. Ho molti amici che hanno dovuto rimandare l’uscita dei film ad esempio. Credo che ci sia un eccesso di allarmismo che va placato. Certo, ci sono persone più a rischio, che hanno altre patologie e per loro è giusto seguire delle giuste profilassi, ma quanto stiamo vedendo è eccessivo. Comunque quello che auspico è che si torni ad una normalità quanto prima.
Quindi per il momento il debutto al teatro La Fenice di Senigallia per lo spettacolo “Di mare e di vento – Viaggio nella musica di Gianmaria Testa” previsto per il 14 marzo è confermato?
Spero di sì, al momento non mi è stato comunicato niente ma a marzo avevo altri spettacoli e date che sono stati annullati o rimandati. Spero che questa cosa non riguardi Senigallia e Pesaro anche perchè è uno spettacolo a cui tengo. Serve anche un po’ di coscienza da parte di chi è febbricitante nel non uscire e stare a casa anche per riposarsi, magari può essere presa come una scusa per stare un po’ in relax. Ripeto spero che presto tutto torni alla normalità, così come per il teatro anche per il turismo che ha subito molte cancellazioni e per il lavoro di tante persone che potrebbe risentirne.
Per buon auspicio allora facciamo come se lo spettacolo dovesse andare in scena il 14 marzo. L’ispirazione è stata data da un libro pubblicato postumo alla morte di Gianmaria Testa che parla del disco edito dal cantautore nel 2006 “Da questa parte del mare”…
Sì quel disco era già illuminato nel 2006, nel senso che l’Italia era già meta di immigrazioni che non venivano dall’Africa ma dall’Albania ed era l’approdo di tante persone che non avevano nel loro paese la possibilità di vivere dignitosamente. Un disco profetico che parlava di umanità facendo riflessioni che sono diventate molto attuali anche nei nostri giorni…
Affermazioni valide anche se si guarda al passato, molti dei nostri nonni sono immigrati proprio per i motivi che ha appena detto…
Esatto, Testa difatti dice che l’Italia più grande è quella che sta all’estero perché negli anni passati sono immigrati milioni di italiani. Ciò è sempre successo nella storia e non dovremmo stupirci oggi se lo stesso fenomeno avviene, a parti inverse, nel nostro Paese. La globalizzazione ormai è tale che la nostra casa dovrebbe essere quella di tutti. Dovrebbe farci riflettere anche il coraggio di chi affronta il mare, anche senza saper nuotare, per trovare in un altra nazione quelle condizioni che gli potrebbero permettere di vivere una vita migliore. Le regole vanno sempre rispettate, ma certe chiusure vanno battute solo con le giuste informazioni e una certa contro-cultura che possiamo trovare in certi spettacoli teatrali o libri, film che aiutano a guardare al di là del proprio orticello.
Gianmaria Testa rispetto ad altri grandi cantautori è forse quello meno conosciuto dal grande pubblico, cosa vorrebbe trasmettere con questo spettacolo?
Al di là di tutti i contenuti, la musica e le canzoni di Testa sono belle ed il vantaggio di metterle in scena è farle conoscere. Lui inizialmente ha trovato il successo in Francia, in Italia invece non ha avuto subito la stessa fortuna, la sua arte è arrivata dopo. Rispetto ad altri artisti che ho frequentato in questi anni come Fabrizio De André o Giorgio Gaber, Testa è meno conosciuto ma le sue canzoni sono molto belle e profonde e sono felice di poterle far conoscere a chi vorrà venire a vedere lo spettacolo.
Enrico Ferdinandi
1 marzo 2020
informazioni
Programma completo della stagione concertistica su www.feelsenigallia.it
Prezzo biglietti Teatro la Fenice:
1° settore: intero € 15,00, ridotto € 10,00 (over 65 e per studenti fino a 25 anni);
2° e 3° settore € 10,00
ridotto su tutti i settori € 2,00 per bambini fino a 6 anni
Apertura Biglietteria:
Teatro La Fenice: venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 20
Biglietti disponibili anche sul sito www.vivaticket.it
Info: 0717930842 - 3351776042 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.