Charlie Marlow sogna l’avventura. Si perde negli spazi vuoti delle carte geografiche di inizio ’900, dove macchie rosse e azzurre segnano pochi fiumi e qualche lago. Ma il ragazzo vuole andare là dove i nomi non ci sono ancora, nel centro del continente. Dritto nel cuore delle tenebre. Marlow però non sa nulla di ciò che lo aspetta. Ignora completamente l’arroganza e la voracità del colonialismo. Il cuore dell’Africa è lo specchio dell’Occidente. E lì in mezzo, seduto su una montagna di inferno, c’è Kurtz, che tende al cielo, sognando di diventare Dio.
Il romanzo culto dello scrittore polacco Joseph Conrad, che ha ispirato Hugo Pratt per Corto Maltese e Francis Ford Coppola per Apocalypse now, è ora anche in teatro. Un viaggio avvincente che parte da Londra fino al centro dell’Africa, risalendo il fiume Congo. C’è il silenzio assordante. C’è l’avorio. E c’è Kurtz.
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