Sabato, 23 Novembre 2024
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Una domenica mattina, qualsiasi. Due donne, due uomini, nel risveglio pigro di quelle giornate non organizzate dalla routine feriale. Il pensiero scorre senza essere incanalato e dal nulla si scatena una battaglia, impari, tra l'inevitabile e la forza di volontà, fino a quando dal disordine sorge un accadimento, inaspettato. Tutto quello che succede sarebbe potuto non succedere. (Manuela Cherubini)

PsicopompoTeatro, nasce nel 2001 dall’incontro fra la regista Manuela Cherubini e le attrici Luisa Merloni e Patrizia Romeo. Da più di sette anni la compagnia, arricchendosi di volta in volta di diverse collaborazioni artistiche, si occupa dello studio, della ricerca, della traduzione e messinscena di testi di autori argentini contemporanei.

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Una Filumena diversa che si interroga sugli errori del passato: primo fra tutti l'amore negato ai propri figli.

Lei ha scelto altre cose ed ora che è nonna ne assapora le amare lacrime.

Una Filumena che grida forte a se stessa, ai suoi nipoti e al pubblico: "io non sono la madre di tutte le madri. Io sono e resterò sempre una Malafemmina!"

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Giovedì 12 marzo (ore 21.00) il Teatro Argentina ritorna civile portando in scena la storia e le vite di tre manager di successo, Raul Gardini, Gabriele Cagliari, Sergio Castellari, tre uomini accomunati da una tragica fine ancora oggi coperta da silenzio e mistero. Tre suicidi da prima pagina alla cui ricostruzione il magistrato Mario Almerighi dedica il libro Tre suicidi eccellenti, che diventa teatro con Fabrizio Coniglio nello spettacolo ? TANGENTOPOLI IN COMMEDIA. Una preziosa raccolta di testimonianze e dichiarazioni, perizie e atti ufficiali, per attraversare sulla scena le intricate storie di quel periodo e comprendere meglio il nostro Paese.

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Quando abbiamo detto ad Andrea Camilleri che secondo noi “Il re di Girgenti” era il più bello dei suoi romanzi,

ci ha semplicemente risposto “Sono d’accordo”.

Quando gli abbiamo spiegato che il nostro progetto teatrale avrebbe mescolato il lavoro del cantastorie con quello dell’attore e con quello del marionettista, il suo commento è stato: “Beh, se mi parlate di marionette non posso che essere felice”.

 

Andrea Camilleri ha pubblicato il romanzo epico Il re di Girgenti nel 2001.

“Nel giugno del 1994 nella libreria romana quotidianamente frequentata mi capitò di sfogliare un libretto intitolato Agrigento. E subito lessi queste parole che riporto e che si riferivano a un episodio del 1718 accaduto in quella città, quando si chiamava ancora Girgenti: Il popolo riuscì allora a sopraffare la guarnigione sabauda, strumento di un sovrano scomunicato dal pontefice, assunse il controllo di Girgenti e puntò a riorganizzare il potere politico disarmando i nobili, facendo giustizia sommaria di diversi amministratori, funzionari e guardie locali, e addirittura proclamando re il proprio capo, un contadino di nome Zosimo. Ma la mancanza di un realistico programma politico privò di sbocchi positivi quella protesta distruttiva, e poco dopo fu facile per il Capitano Pietro Montaperto avere ragione degli insorti e riprendere il controllo della città. Restai strammato.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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