Martedì, 29 Aprile 2025
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La bambina dei fiammiferi è liberamente tratta da La piccola fiammiferaia di Andersen di cui conserva il personaggio centrale ma raccontandone la storia mette in scena una ricerca teatrale, un linguaggio d'attore, che va oltre la fiaba e coinvolge tutto il mondo poetico e teatrale di Chiara Guidi. Da anni incentrata sulla voce, sulla potenza evocativa e narrativa del suono, la scrittura drammaturgica di Chiara Guidi trova qui pieno compimento nella relazione scenica tra una bambina e un pianoforte, espressione e risonanza delle sue emozioni, grande scatola di fiammiferi che accendono sonorità e visioni. 

Si parla di linguaggio fin dall'inizio, con l'ingresso in scena di una donna, o ancora meglio, di una strega, la stessa Chiara Guidi, che parlando una lingua inventata e incomprensibile, cerca di comunicare utilizzando anche la proiezione di un breve filmato optical ipnotico, in cui l'alternanza di linee bianche/nere in movimento introduce al mistero moltiplicatore dello sguardo, a quello che è il cuore del teatro: una visione che si porta dentro significati ed emozioni.

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In questo racconto di mare l’equipaggio del piroscafo Nan-shan ha un compito: affrontare il tifone sospingendo pazientemente la nave quasi perduta sopra la furia delle onde, diritta contro l’occhio stesso del vento, senza cercare di aggirarne con l’astuzia il furore. L’arte della scrittura di Conrad viene dal mare e contiene in sé molto di più della vicenda che racconta.  Dietro la superficie dei fatti il mare, il piroscafo, l’equipaggio, il capitano, il tifone stesso diventano figure che mettono in relazione il mondo esterno con il mondo interiore dell’autore; la tecnica del mare con quella della scrittura. Mettere alla prova la propria tecnica di fronte a una forza immane, traduce l’impresa analoga dell’arte di fronte all’assolutismo della realtà. 

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I dervisci rotanti “Galata Mevlevi Ensemble” del Maestro “Sheik Nail Kesova” sono stati dichiarati dall’UNESCO “Patrimonio culturale dell’umanità”. 

Essi rappresentano ormai il simbolo del misticismo orientale, che prende origine in tempi lontani, nel tredicesimo secolo circa. Il loro spettacolo è molto intenso, emotivamente e spiritualmente, e cattura il pubblico lasciandolo senza fiato. 

Vestiti di una tunica bianca come un sudario, un copricapo che richiama le pietre tombali dei paesi musulmani, le braccia aperte verso il cielo e lo sguardo rivolto al cuore, diversi uomini danzano piroettando e girando intorno al loro maestro.

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Il collettivo internazionale artistico e musicale CARNIVAL è lieto di presentare per la prima volta a Roma IL VIAGGIO PROGRESSIVO, uno spettacolo multimediale, un percorso tra le infinite vie e possibilità dell'universo sonoro con lo scopo di raggiungere i confini della percezione. Lo spettacolo, dal carattere assolutamente innovativo e avvincente per il panorama musicale romano e italiano, è un percorso emozionale tra atmosfere psichedeliche e suoni accattivanti al ritmo di synth analogici, live vocals, danza, illusionismo e giocoleria. Insieme al duo musicale composto da Viola Zorzi (voce e composer) e Marcello Mazzocco (synth e composer)  saliranno sul palco del Teatro Lo Spazio gli artisti olandesi Niels Houg e Lisa Vuik, due membri di spicco dei SoulFire Netherlands, che si esibiranno in performance di giocoleria e danza contemporanea. 

La recitazione, infine, sarà affidata alla voce esperta e coinvolgente di Daniel Terranegra, volto noto del teatro off romano, che interpreterà testi di Platone e di Giordano Bruno. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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