Martedì, 29 Aprile 2025
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Dal 10 al 12 aprile al Teatro F. Ramarini di Monterotondo (RM) la compagnia BluTeatro porta in scena lo spettacolo “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni.

La bottega del caffè è ritenuta la più fortunata delle sedici commedie nuove prodotte dal prolifico Goldoni in un solo anno (1750). L'universalità dei temi rappresentati, l'azione rapida e la forma asciutta hanno permesso a questa commedia di superare indenne i secoli: la compagnia Bluteatro si offre di riproporla in tutta la sua contemporanea freschezza. 

La commedia ha il suo fulcro narrativo in un luogo - la bottega del caffè appunto - in cui si incontrano diversi personaggi: Eugenio, giovane e ricco scapestrato che sta perdendo la sua vita al tavolo da gioco e sua moglie Vittoria che cerca disperatamente di riportarlo sulla retta via; il (finto) conte Leandro, baro di professione, e la ballerina Lisaura sua fidanzata; Placida che gira il mondo alla ricerca del marito che l'ha abbandonata; Don Marzio fanfarone da bar che ne inventa più di quelle che riesce a raccontare; Pandolfo biscazziere e strozzino che tesse i suoi intrighi; Ridolfo, saggio padrone della bottega del caffè, che tenta di riparare i torti le ingiustizie e Trappola suo curioso e buffo aiutante. 

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«Siccome respiriamo tutti, tutto il tempo, 

è sbalorditivo quando qualcuno ti indica come e quando devi respirare. Non è come dormire. Né la

sua voce si modifica o sembra ritirarsi. È lì, parla con calma, e anche tu» (David Foster Wallace)

«Beati coloro che senza aver visto hanno creduto» (Vangelo secondo Giovanni)

 

Discorso Celeste mette in scena un dialogo surreale e impossibile tra figlio e padre, atleta e allenatore, giocatore e voce guida del gioco. A partire da una logica da videogame giocata sulla retorica del discorso sportivo e costruita su più livelli, Lorenzo Gleijeses incarna qui un avatar composito alle prese con una paradossale domanda sulla fede.

Nell’epoca dell’ “evaporazione del padre” è ancora possibile credere?

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Antonello Avallone mette a frutto tutte le sue doti interpretative e  si cimenta con il bellissimo monologo di Baricco da cui è stato tratto il famoso film “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Una interpretazione personalissima,  che tocca tutte le emozioni, dal sorriso al pianto, dalla comicità al dramma, dall’ironia al surreale, che conduce lo spettatore nelle sfere più intime dei sentimenti, delle emozioni, attraverso il mito e  la leggenda. Una leggenda inventata da Baricco che può essere  la metafora della condizione dell’artista, che non sa riconoscersi nei punti di riferimento e negli stili di vita tradizionali, sempre a metà strada tra mondi diversi, capace di parlare solo attraverso la sua arte. La musica jazz di sottofondo colora fortemente lo spettacolo  diventando  spesso travolgente protagonista della storia, immergendo il pubblico in una dimensione nuova  e  sconosciuta. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa. Il suo nome è Novecento ed è impossibile non esserne rapiti.

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Il Teatro dell’Angelo  torna a dar vita al  FESTIVAL DEI CORTI TEATRALI che vide la luce nel 1997, partorito dalla mente di Massimiliano Caprara.  Organizzato e prodotto per due anni consecutivi presso il Teatro Vittoria, torna oggi, a 18 anni di distanza, in una fortunata edizione che vuole riprendere l’assetto originario e adattarlo a successive repliche.

Il Festival avrà inizio lunedì 20 aprile, e terminerà domenica 26 con la premiazione del corto vincitore.

 

Così come nel suo intento originale, il Festival, di nuovo sotto la direzione artistica di Caprara, che da quest’anno si avvale del vitale supporto dell’energica Veronica Milaneschi, torna ad avere la peculiare caratteristica di porsi quale strumento focale per l’individuazione di nuovi talenti teatrali, emergenti e su scala nazionale; il suo fine ultimo è quello di mappare lo stato del teatro contemporaneo in Italia, così da stimolare da un lato gli addetti ai lavori, che potranno attingere dalle produzioni dei colleghi nuovi impulsi creativi, e dall’altro il pubblico degli appassionati romani, che avrà la possibilità di fruire di spettacoli provenienti da altre regioni d’Italia.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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