Lo spettacolo inaugurale del Todi Festival 2017 affronta un tema scottante attraverso le memorie di una delle sue più note lucciole attiviste
Forse non tutti sanno, o immaginano, che il mestiere della prostituzione, oltre a essere il più antico del mondo, può diventare una vera e propria "arte, un umanesimo, una scienza" per chi lo pratica in modo intelligente, consapevole e con amore. Proprio come fece Grisélidis Réal, prostituta franco-svizzera, che divenne famosa in Europa lottando per ottenere diritti e dignità per lei e le sue colleghe. Dopo quasi trent'anni di attività, negli ultimi dieci anni della sua vita, Grisélidis si dedicò alla scrittura di poesie e di memorie che raccontano, in maniera decisamente scandalosa, aneddoti sul suo mestiere, mettendone a nudo tutti i lati più ignoti e umani. E' proprio attorno al suo primo libro, "Le noir est une couleur", quello in cui Grisélidis racconta la sua storia in modo onesto e diretto con toni quasi lirici e oscuri, che è stato costruito lo spettacolo portato in scena al Teatro Comunale di Todi per inaugurare la 31ma edizione del festival diretto da Eugenio Guarducci.
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