Lunedì, 25 Novembre 2024
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Recensione dello Spettacolo The Dead Dogs in scena al Teatro Argot Studio dal 26 al 31 marzo 2019

 

Thea Dellavalle e Irene Petris nel riadattamento di The Dead Dogs scelgono di restare fedeli all’autore. Nella traduzione della stessa Thea Dellavalle si evince un attento studio dell’idioma, degli effetti acustici e dei timbri che sono virtù della scrittura di Jon Fosse.

L’ambientazione è stasi torpida, inafferrabile. L’emozione viene respinta, contratta, disseccata.

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Recensione dello spettacolo Come fanno le Falene, andato in scena al Teatro Agorà di Roma da venerdì 22 a domenica 24 marzo 2019


Un percorso di vita, anzi di vite in connessione tra il rapporto padre e figlio che crea trappole, fughe e speranze. Riapre ferite e ricordi, crea sogni e illusioni, abbatte formalità e gerarchie fino a scontrarsi con la realtà, in altalena tra le cadute del passato e balzi nel futuro che i personaggi tentano di fare. Il linguaggio poetico come evasione dal mondo e arma per navigare e per sopravvivere ai tranelli di una vita che a volte sembra senza via di uscita.

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Recensione dello spettacolo La mia battaglia in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 26 al 31 marzo 2019

 

Arriva dietro le spalle Elio Germano, cogliendo tutti di sorpresa. Uno si aspetta di vederlo comparire sul palco, allestito solo da un leggio, e invece no. Esordisce con un caloroso buonasera a tutti come se fosse un conduttore televisivo di uno show che sta per andare in onda, indossa semplici jeans, una camicia bianca e un maglione grigio. Viso pulito, ben pettinato, aspetto in ordine.
Chi è questo personaggio che si muove tra il pubblico e sale e scende dal palco preso da una strana euforia?

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Recensione dello spettacolo Stand Up Baby in scena al teatro Manhattan dal 22 al 24 marzo 2019

 

Maria Beatrice Alonzi porta in scena, al piccolo teatro di Monti, una stand up comedy dal sapore Usa e dall’umorismo originale.

 

«Scuse per il ritardo? Ma scherzate, siete stati un piacevole pretesto in più: sembrava quasi fatto di proposito!»

Maria Beatrice Alonzi è così: piccola - ci tengo a sottolinearlo solo perché lo leggo in tutte le sinossi dello spettacolo, con tanto di dato sull’altezza, quasi fosse un biglietto da visita – esplosiva, rapida e infermabile. Insomma una mina vagante!

Entrare in ritardo al suo spettacolo di stand up comedy – Stand up Baby appunto – non è mai stato così piacevole e gradito, per un attore. Ma Maria Beatrice, accompagnata dalle musiche improvvisate, flebili e pizzicate del compagno Francesco Guglielmi che sottolineano ed evidenziano ogni sua battuta e ogni suo appunto, non è un’attrice convenzionale, una di quelle che dall’alto della loro esperienza fanno pesare ogni minimo movimento o sussulto o sospiro del pubblico. O meglio, sì, lo fa…ma per gioco e per spettacolo!

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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