Benni e il Teatro Stabile di Roma portano in scena dal 9 al 14 aprile 2019 Cortazar, ossia la libertà di vivere slegati da passato e futuro nell’essenza autentica del sogno.
Tra i sospiri e i rumori reali degli spettatori che, ancora assorti, sento alzarsi a fine spettacolo, all’interno di quel gioiello posto sull’Aventino che è il teatro Anfitrione, vedo uno Stefano Benni seduto da qualche minuto ad uno dei posti in platea. «Molti – mi dice – mi hanno domandato, in maniera anche inaspettatamente stupita, perché non avessi portato in scena un mio testo. L’unica risposta che ho dato è stata: ho portato in scena il testo di qualcuno che era migliore di me». Parafrasandolo e riadattandolo a suo modo, come sempre diretto e sagace, il “Lupo” Benni accende nella mia mente il concetto che fu di Bolaño: «Cortázar es el mejor».
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