Domenica, 24 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo My brilliant divorce in streaming al Teatro Belli il 14 e 15 dicembre 2020 nell’ambito della rassegna Trend-nuove frontiere della scena britannica.

 

Cosa accade ad una donna cinquantenne alle prese con una separazione inaspettata? Ce lo racconta Francesca Bianco nella brillante commedia di Geraldine Aron, tradotta e diretta da Carlo Emilio Lerici.

Lo schermo sul fondale illumina la scena con fragorosi fuochi d’artificio e al centro Angela, in bilico tra rabbia e sconcerto, inizia a raccontarci della notte in cui suo marito Max la lasciò. 

È il 5 novembre e a Londra si festeggia la Guy Fawkes Night, mentre “Palla da biliardo” (così soprannominato da sua moglie) è impegnato a fare le valigie, andrà a vivere con la venticinquenne Rose. 

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Recensione dello spettacolo “The Collector” in scena in streaming dal teatro Belli per la rassegna "Trend - nuove frontiere della scena britannica" dal 10 al 13 dicembre 2020

 

Alla gentile espressione “Che cosa vorresti per colazione?”, molti si sentirebbero piacevolmente sorpresi. Se però la domanda è posta da uno sconosciuto, rinchiusi in uno scantinato buio, dopo essere stati tramortiti... assume improvvisamente un’accezione inquietante. Questo è l’inizio della rovina di Miranda, giovane studentessa d’arte rapita da un tetro entomologo: Frederick Clegg.

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Recensione dell’happening Performare l’archivio in live streaming al Teatro Vascello il 6 dicembre 2020.

 

Performare l’archivio è la terza puntata di La nuova drammaturgia contemporanea dalla Biennale di Venezia al Teatro Vascello di Roma, tre appuntamenti in live streaming con Leonardo Manzan, Martina Badiluzzi e Fabiana Iacozzilli; tre serate destinate a tre artisti che hanno attraversato la Biennale Teatro diretta da Antonio Latella. 

Dopo il debutto alla Biennale 2020, Una cosa enorme di Fabiana Iacozzilli sarebbe dovuto andare in scena lo scorso novembre al Teatro Vascello nell’ambito del Romaeuropa Festival 2020. Il Vascello ha offerto uno spazio libero di circa un’ora a ciascun artista. Iacozzilli ha scelto di fare un passo indietro rispetto al lavoro presentato a Venezia. La regista ha deciso di performare concretamente alcuni dei materiali di ricerca utilizzati per la realizzazione di Una cosa enorme, spettacolo che esplora i meccanismi censori connessi alla maternità. Performare l’archivio è un'ulteriore indagine nata dalle testimonianze di donne che raccontano del desiderio di essere madre o di non volerlo mai essere, del rimpianto di esserlo diventate o non diventate. 

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Recensione dello Spettacolo Hold your Own / Tiresias B Side in scena in streaming al Teatro Belli dal 4 al 5 dicembre 2020, nell’ambito del festival “Trend nuove frontiere della scena britannica” 

 

 

Quando una forma d’arte ne incontra un’altra si eleva al quadrato. 

Quando le strofe di un poema o i versi di una poesia vengono accolti con sensibilità e intima comprensione del testo da voci narranti sapienti, allora quei versi prendono corpo, diventano vivi, liberi di fluttuare e di sconvolgere.

“Hold Your Own, Tiresias B Side”, un progetto della regista Giorgina Pi realizzato in collaborazione con Bluemotion e rappresentato al Teatro Belli, si colloca esattamente in questo contesto. 

Una lettura scenica a due voci, quelle di Gabriele Portoghese e di Giulia Weber, con soli 25 minuti intensi e coinvolgenti, di alcuni frammenti tratti dal libro quadripartito Hold Your Own / Resta te stessa, della giovane e famosa poetessa e rapper inglese Kate Tempest, nella traduzione di Riccardo Duranti.

Affacciandosi alla mitologia greca, l'autrice britannica ripropone in chiave contemporanea la storia dell’indovino Tiresia, qui rappresentato come un ragazzo di quindici anni. Del mito riprende gli aspetti più peculiari e fascinosi: la sua trasformazione da uomo in donna; la sua capacità di vedere oltre la vista: “Giovane e insieme vecchio, uomo trasformatosi in donna e tornato uomo, cieco eppure veggente ".

Un'ibridazione di classico e moderno, in cui l'autrice affronta le criticità del mondo contemporaneo suo coetaneo: “Quanti diversi tu sei stata? Quanti tu messi in fila ognuno che uccide il precedente? Nata eroe, nata mostro, nata strana, nata cieca, nata veggente, nata uomo. Tutte le trasformazioni erano presenti in lei sin dall'inizio. Non si impara, si ricorda”.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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