Recensione dello Spettacolo Hold your Own / Tiresias B Side in scena in streaming al Teatro Belli dal 4 al 5 dicembre 2020, nell’ambito del festival “Trend nuove frontiere della scena britannica”
Quando una forma d’arte ne incontra un’altra si eleva al quadrato.
Quando le strofe di un poema o i versi di una poesia vengono accolti con sensibilità e intima comprensione del testo da voci narranti sapienti, allora quei versi prendono corpo, diventano vivi, liberi di fluttuare e di sconvolgere.
“Hold Your Own, Tiresias B Side”, un progetto della regista Giorgina Pi realizzato in collaborazione con Bluemotion e rappresentato al Teatro Belli, si colloca esattamente in questo contesto.
Una lettura scenica a due voci, quelle di Gabriele Portoghese e di Giulia Weber, con soli 25 minuti intensi e coinvolgenti, di alcuni frammenti tratti dal libro quadripartito Hold Your Own / Resta te stessa, della giovane e famosa poetessa e rapper inglese Kate Tempest, nella traduzione di Riccardo Duranti.
Affacciandosi alla mitologia greca, l'autrice britannica ripropone in chiave contemporanea la storia dell’indovino Tiresia, qui rappresentato come un ragazzo di quindici anni. Del mito riprende gli aspetti più peculiari e fascinosi: la sua trasformazione da uomo in donna; la sua capacità di vedere oltre la vista: “Giovane e insieme vecchio, uomo trasformatosi in donna e tornato uomo, cieco eppure veggente ".
Un'ibridazione di classico e moderno, in cui l'autrice affronta le criticità del mondo contemporaneo suo coetaneo: “Quanti diversi tu sei stata? Quanti tu messi in fila ognuno che uccide il precedente? Nata eroe, nata mostro, nata strana, nata cieca, nata veggente, nata uomo. Tutte le trasformazioni erano presenti in lei sin dall'inizio. Non si impara, si ricorda”.