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Luci e ombre della ribalta al Teatro Dè Servi: Il teatro divertente che posticipa la sua morte
Recensione dello spettacolo Luci (e ombre) della ribalta, di Jean-Paul Alègre. Regia di Leonardo Buttaroni. In scena al Teatro dè Servi dal 22 ottobre all’8 novembre 2020
In un presente dove la sopravvivenza della specie umana è in discussione e si assiste alla quasi definitiva estinzione delle arti, vitale è astrarsi e guardare ciò che ne è stato di noi da una prospettiva temporale “altra”.
Alcuni improbabili scienziati provenienti da un futuro remoto, in un viaggio a ritroso nel tempo approdano sulla Terra nell’ottobre 2020, data che decretò la fine del teatro, per studiare le caratteristiche di quei “sapiens” che su un palco parlavano e recitavano davanti ad altri “sapiens” che ascoltavano. Quasi con taglio cinematografico, prendono così forma cinque episodi tematici narranti ciascuno un determinato aspetto dell’imperfezione umana applicata al mondo dello spettacolo. Sfileranno quindi attori eccessivamente schiavi del loro personaggio da assumerne l’identità, presentatori televisivi dai sentimenti anestetizzati che, inebriati dal facile sensazionalismo, smarrirscono il contatto con la realtà, registi teatrali frettolosi e nevrotici alle prese con attori di dubbio talento. L’incomunicabilità, declinata fino al surreale, appare essere lo sfondo costante che abbraccia ed accomuna, sotto un unico significante, i nuclei tematici dei singoli episodi.
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