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La Traviata “degli specchi” di Verdi allo Sferisterio di Macerata: quando il pubblico diventa parte della messa in scena
Recensione dello spettacolo La Traviata, di Giuseppe Verdi, in scena allo Sferisterio di Macerata il 13 agosto 2023 all’interno del Macerata Opera Festival
Operazione culturale di grande respiro internazionale rappresentare La Traviata di Giuseppe Verdi, al Macerata Opera Festival, in questa singolare versione messa in scena per ben cinquanta volte in 30 anni in tutto il mondo, sin dalla Prima pensata proprio allo Sferisterio nel’92 e che ora torna nel luogo della sua nascita. Quattro repliche dell’opera nei weekend sono state il coronamento di una ricca serie di spettacoli ed eventi musicali che hanno riempito tutti i giorni della settimana di un Festival sold out.
Si apre il sipario e si rimane sbalorditi vedendo il palcoscenico vuoto, con un buio pesto, senza ornamenti e mobili al tempo della Belle Époque. C’è solo un grandissimo specchio a faccia in giù, come un grande sipario che si estende su tutto il palcoscenico.
Presto si inizia ad amare questa enorme pellicola specchiante, leggerissima, la quale, sollevata, forma un angolo di circa 50 gradi, raddoppiando il palcoscenico che si crea nel riflesso di Giuseppe Verdi, in una messa in scena glamour e lussuosa soprannominata La Traviata degli specchi.
Si dice che lo scenografo ceco Josef Svoboda - genio creativo e innovatore della illuminotecnica - si trovasse in una trattoria romana con la caratteristica tovaglia a quadri e che, mangiando, notò il riflesso del coltello quando gli venne l’idea, concependo così lo specchio come fondale inclinato.
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