Sabato, 23 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Venere e Adone in scena al Globe Theater dal 20 al 24 settembre 2023

 

Ci ritroviamo immersi nella suggestiva location Arena Globe di Villa Borghese che per questa stagione ha sostituito il tradizionale teatro in legno del Globe Theatre. Ad accoglierci il verde della natura, un antico castello a latere e il rarefatto fumo di scena, il palco in legno emula quello originario di Londra: uno scenario che ci introduce in una dimensione trasognata, fuori dal tempo, che allentando la lucidità dei sensi, ci prepara alle imminenti atmosfere shakesperiane in scena. La narrazione si dipana su più piani: in alcuni passaggi è affidata al personaggio di Shakespeare, deus ex machina al di sopra delle parti, il cui occhio si posa sulle vicende d’amore di Venere e Adone; in altri momenti è monopolizzata dai due amanti che, a loro volta, giocano su dimensioni differenti, complice una struttura in vetro al centro del palco, che riveste di volta in volta, funzioni diverse. Ora diventa una barriera tra i due, ora diventa il punto di vista esterno del narratore interpretato da Gianluigi Fogacci, ora diventa il luogo per enfatizzare momenti d’amore o momenti drammatici. In essa avviene la tragica scena finale che vede Venere pietrificata dallo strazio per la morte di Adone, con gli occhi e le braccia rivolti al cielo, evocando l’iconografia cristiana della Vergine devastata dalla fine del figlio. 

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recensione dello spettacolo “Angela a strange loop”, coproduzione REF2023, in scena al teatro Argentina in Roma dal 19 e il 20 settembre 2023

 

Immaginiamo il popolo del teatro che inizia ad affollare platea e palchi di un teatro “biblico” come l’Argentina di Roma, il sipario è aperto e la scena è “già in scena”, compreso il personaggio principale, Angela, seduta su un letto a terra che fissa nel vuoto. Si potrebbe pensare che fissi il pubblico, che lo aspetta sedersi, ma non è così. E’ esattamente in quello sguardo, vitreo assente, eppur presente, per chi si fosse soffermato a guardarlo per un attimo, l’essenza dello spettacolo Angela (a strange loop)” collaborazione tra la  drammaturga tedesca Susanne Kennedy e l’artista visivo Markus Selg, in prima nazionale al Romaeuropa Festival 2023, che ne ha curato anche la cooproduzione. Uno spettacolo oggettivamente complesso, visionario, ricco dai linguaggi digitali e realtà virtuale.

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Recensione dello spettacolo “Ukiyo-e” in scena il 7 settembre 2023, Cavea dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”

Quando durante la conferenza stampa di presentazione del Romaeuropa Festival 2023 tenutasi  all’Istituto Svizzero di Roma, a Villa Maraini, il 5 settembre Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo dello spettacolo ha chiosato con la frase È di dolcezza che il mondo ha bisogno. Per trovare la dolcezza è necessaria molta concentrazione, trovare violenza invece è molto più facile”, probabilmente era impensabile che tali parole fossero ritagliate perfettamente intorno ad uno spettacolo, tanto da forgiarne un vestito assolutamente perfetto. L’opening del REF quest’anno viene quindi affidato al uovo direttore artistico del Ballet du Grand Théâtre De Genève,  che per due sere ha fatto fluttuare l’immensa cavea dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma, in un ipnotico gioco di movimenti che ha immobilizzato il pubblico per settanta minuti. Lo spettacolo è un omaggio al Giappone, la ukiyo-e è difatti una  forma d'arte popolare, immagini nate per illustrare libri che nel tempo  divennero indipendenti, fino a farsi delle opere a parte stampate su un foglio come cartoline o come poster per il teatro kabuki.

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Dal 26 Agosto al 3 Settembre 2023, Todi Festival, XXXVII edizione

 

Todi, apre le porte anche quest’anno al Todi festival. La città umbra è arrivata oramai alla XXXVII edizione di un festival che questo luogo  sente quasi come un bene di “prima necessità”. E questo lo dimostra l’affluenza a teatro degli stessi cittadini che vivono appieno l’esperienza festivaliera, approcciando a tutti i linguaggi proposti con curiosità. L’esordio del festival, che poi è l’immagine che lo rappresenta, si deve quest’anno a Ugo la Pietra che fa da intro con la sua mostra inaugurata sabato 26 agosto; una raccolta variegata di lavori dell’artista, che viaggia all’interno della sua ricerca di una vita e che ha come filo conduttore, lo spazio. Lo spazio umano, lo spazio in cui viviamo, o cui ci siamo costretti a vivere. Le opere di La Pietra non sono mai monotematiche, grazie anche alla differenziazione delle tecniche che l’artista attraversa tutte: la pittura, la scultura, il disegno, la fotografia; gioca con  materiali, con immagini e frasi iconiche, che seppure in modo a volte impercettibile, raccontano una storia analoga. Durante il vernissage inaugurale della mostra tenutosi al Palazzo Comunale, alla presenza del sindaco di Todi e del curatore del Festival Eugenio Guarducci, il curatore della mostra Marco Tonelli cita non a caso Lacan, facendo intuire l’attenzione dell’artista all’individuo e  alla città abitata, fuori da un ordine precostituito tanto da attribuirgli  la definizione data da Gillo Dorfles, "Effetto randomico", che non a caso è il titolo della mostra. 

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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