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Venere e Adone all’Arena Globe: una commovente e straordinaria Melania Giglio nelle vesti della dea
Recensione dello spettacolo Venere e Adone in scena al Globe Theater dal 20 al 24 settembre 2023
Ci ritroviamo immersi nella suggestiva location Arena Globe di Villa Borghese che per questa stagione ha sostituito il tradizionale teatro in legno del Globe Theatre. Ad accoglierci il verde della natura, un antico castello a latere e il rarefatto fumo di scena, il palco in legno emula quello originario di Londra: uno scenario che ci introduce in una dimensione trasognata, fuori dal tempo, che allentando la lucidità dei sensi, ci prepara alle imminenti atmosfere shakesperiane in scena. La narrazione si dipana su più piani: in alcuni passaggi è affidata al personaggio di Shakespeare, deus ex machina al di sopra delle parti, il cui occhio si posa sulle vicende d’amore di Venere e Adone; in altri momenti è monopolizzata dai due amanti che, a loro volta, giocano su dimensioni differenti, complice una struttura in vetro al centro del palco, che riveste di volta in volta, funzioni diverse. Ora diventa una barriera tra i due, ora diventa il punto di vista esterno del narratore interpretato da Gianluigi Fogacci, ora diventa il luogo per enfatizzare momenti d’amore o momenti drammatici. In essa avviene la tragica scena finale che vede Venere pietrificata dallo strazio per la morte di Adone, con gli occhi e le braccia rivolti al cielo, evocando l’iconografia cristiana della Vergine devastata dalla fine del figlio.
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