Recensione di ‘La Cenerentola’, in scena a Trieste dal 26 aprile al 5 maggio 2024
Abbiamo scritto nei giorni scorsi di una entusiasmante ‘La Cenerentola’ andata in scena al Verdi di Trieste.
In due delle sei recite ci sono dei cambi nel cast che meritano alcune riflessioni.
Alla seconda visione lo spettacolo si conferma, dal punto di vista visivo, decisamente riuscito. La regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi , superato l’effetto sorpresa di certe trovate, pare scorrere addirittura meglio . Le scene di Lele Luzzati sono funzionali ed agili, i costumi ripresi da Nicoletta Ceccolini in alcuni casi risultano, pensiamo per esempio a Don Ramiro, ancora più d’effetto e l’apporto delle proiezioni video di Giuseppe Ragazzini si dimostra più ampio e suggestivo che al primo impatto.
Dal punto di vista vocale, ci sono alcuni interpreti invariati nelle due compagnie.
Matteo D’Apolito, Alidoro, conferma il giudizio precedente: una voce educata, non potente ma interessante, forse un po’ affaticata dal ritmo serrato delle recite. Buona la resa nell’aria del primo atto, anche se in alcuni passaggi un suono più sontuoso avrebbe dato maggior pathos alla narrazione.