Venerdì, 25 Aprile 2025
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Recensione dello spettacolo “Non ti fissare. Tu chiamale se vuoi ossessioni” in scena al Teatro Trastevere dal 19 al 31 gennaio 2016

 

I ritmi e i nuovi valori imposti dal continuo mutamento della società mettono a dura prova l’essere umano che, per istinto di sopravvivenza e protezione, tende a costruirsi delle barriere mentali tali da influenzarne poi anche i comportamenti e i modi di fare che col passare del tempo finiscono per trasformarsi in vere e proprie ossessioni. A dare sfoggio e dimostrazione delle ossessioni portate a un livello estremo sono proprio i protagonisti di questa divertente e frizzante commedia che hanno saputo tratteggiare alla perfezione le paranoie più comuni di cui le donne e gli uomini di oggi soffrono: a incontrarsi sulle tavole del Teatro Trastervere sono, infatti, un ipocondriaco, una single addicted, una workaholic, un iperconnesso e un erotomane.

Recensione dello spettacolo RomeoeGiulio, in scena al Teatro Abarico dal 29 al 31 gennaio 2016

Sono moltissimi i rischi nel maneggiare un testo arcinoto come “Romeo E Giulietta” di William Shakespeare: si va dall’inutile variazione sul tema alle ormai inflazionate attualizzazioni, che lasciano poco o nulla sia a chi guarda sia a chi recita. Tutti rischi che “RomeoEGiulio” , lo spettacolo firmato Bolognini-Costa, corre ma che miracolosamente riesce a evitare: sarà perché la regista Sofia Bolognini, supportata dall’aiuto regista Dario Costa, ha tutto il coraggio, la freschezza e la voglia di sperimentare tipici dell’opera prima.

Recensione dello spettacolo Apri la porta Signor Matador! in scena al Doppio Teatro dal 29 al 31 gennaio 2016


Per almeno un minuto solo il silenzio interrotto dal respirare del pubblico in attesa che sulla scena illuminata, dove sullo sfondo fanno capolino due sgabelli agli antipodi uno dell'altro, accada qualcosa. Poi eccola arriva, è lei non ci si può sbagliare, è proprio lei, la signorina Else in cerca del suo Matador, che come un novella Alice esce dalla realtà letteraria per irrompere nella finzione scenica col candore della creatura di Carrol che attraversa lo specchio...ma con una (sostanziosa) punta di malizia in più.

Recensione dello spettacolo Urlando urlando - C'è posto per te, in scena a l Teatro Kopó dal 28 al 31 gennaio 2016

 

Urlare per non essere ascoltati...questa sembra essere la filosofia di Donatella che passa da anni la maggior parte del suo tempo (ne parla come fosse un impiego full time) seduta sulla panchina di un parco pubblico, in una metropoli, ad urlare contro le ingiustizie di un Mondo che sembra essere cambiato solo in peggio.

Panchina che paradossalmente è diventata la sua migliore amica e confidente intima (le fa tantissime domande) di paranoie, paure, complessi.
Un giorno però capita di lì per caso Umberto, psicologo disoccupato, scappato dalla provincia per constatare con amarezza che in una metropoli di migliaia di abitanti non si riescono a trovare dieci persone per fare una partita a calcetto.

Logoteatroterapia

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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