Martedì, 26 Novembre 2024
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#Recensione dello spettacolo Madame Bovary in scena al Piccolo Eliseo dal 24 febbraio al 6 marzo 2016


Leggendo Madame Bovary, il capolavoro di Gustave Flaubert del 1856, ciò che resta scolpito nella memoria è la condizione femminile della protagonista, una gabbia mentale quanto fisica tanto da vedere nell’uomo non solo il problema, ma anche la soluzione di tutti i problemi.

La trasposizione teatrale del romanzo, in scena in questi giorni al Piccolo Eliseo per la regia di Andrea Baracco, riproduce fedelmente l’opera dello scrittore francese, avvalendosi dell’interpretazione di otto magnifici attori che sanno incarnare alla perfezione i personaggi che animano lo scenario.

#Recensione dello spettacolo Peter Pan Begins in scena al Teatro Studio Uno dal 18 al 28 febbraio

"Michele: Senti che lavoro, me n'ero dimenticato, che lavoro fai?
Cristina: Be', mi interesso di molte cose: cinema, teatro, fotografia, musica, leggo...
Michele: E concretamente?
Cristina: Non so cosa vuoi dire.
Michele: Come non sai, cioè che lavoro fai?
Cristina: Nulla di preciso.
Michele: ... Come campi?
Cristina: Mah... te l'ho detto: giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose."
(Michele e Cristina, Ecce Bombo, 1978)

I nuovi adulti degli anni 2000, quelli che si aggirano intorno ai 30 anni, sembrano essere una strana razza ibrida che in una città come Roma riescono a muoversi, loro malgrado, in universi paralleli meno paradossali e più sensati della realtà di tutti i giorni.

#Recensione dello spettacolo Porcile, in scena al Teatro Vascello dal 16 al 28 febbraio 2016

Al teatro Vascello, un allestimento scenografico apposito per presentare l’ultima fatica di Valerio Binasco. Su un pavimento coperto da piastrelle, fra oggetti in movimento, poltrone, tavoli e fondali che riportano le colonne e gli archi di una vecchia villa tedesca viene inscenata una personalissima revisitazione di Porcile, dramma del Pasolini regista.

#Recensione dello spettacolo Giardino di mangrovie in scena al Teatro Palladium dal 19 al 20 febbraio 2016

«Se mi proponessero di abitare nei pressi del giardino più meraviglioso mai concepito dall'arte umana, o nella lugubre palude, sceglierei senz'altro la palude»
(Henry David Thoreau, Camminare, 1863)

Costante Porfirio (Emanuele Vezzoli) passa la sua vita chiuso nella sala da bagno della sua abitazione, fatiscente, stretta tra paludi e mangrovie infestanti, ed è incalzato da una presenza femminile (Elisabetta Femiano), il Convivente, che lo interroga e lo interpella senza tregua.
Si tratta dell'adattamento teatrale del romanzo di Renato Gabriele (pontino d'adozione, da lì forse proviene l'immaginario della palude?) Il pensiero molle di Costante Porfirio, messo in scena da Danilo Proia.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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