Domenica, 22 Dicembre 2024
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Il campo profughi di Za'atari in Giordania ha aperto nell'Agosto del 2012 ed ha accolto, ad oggi, fino a 130,000 rifugiati. Attualmente conta 80,000 persone di cui oltre la metà sono minorenni. Cosa significa per un adolescente lasciare il proprio paese, diventare un rifugiato e vivere in un campo con una vaga speranza di ritornare un giorno a casa propria? Può fare una differenza essere un maschio o una femmina? La fotografa documentarista Agnes Montanari ha incontrato Khaldiye, una ragazza di 17 anni, Yunis, un ragazzo di 18 anni e molti altri ancora, oltre tre anni fa, attraverso le classi di fotografia che lei teneva all'interno del campo.
Quando li ha conosciuti, i ragazzi erano appena arrivati a Za'atari. Durante questi tre anni, ne ha condiviso gioie e disillusioni, ha parlato a lungo con loro della vita prima dell'arrivo al campo, dei loro problemi, delle loro aspettative, ma soprattutto ne ha testimoniato la trasformazione.

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Un viaggio nella Roma degli Anni Venti con un turista d'eccezione: Jay Gatsby, grande personaggio del romanzo "Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald, la cui storia è ambientata a New York e a Long Island durante l'estate del 1922. Il personaggio, fatto rivivere cinematograficamente nelle splendide interpretazioni di Robert Redford (1974) prima e di Leonardo DiCaprio (2013) dopo, è il protagonista della nuova personale dell'artista, ritrattista e illustratore Roberto Di Costanzo.

LA MOSTRA - "Gatsby in Rome" aprirà giovedì 18 maggio e sarà visitabile sino all'1 giugno presso il Gatsby Cafè, in Piazza Vittorio Emanuele 106, presso l'ex cappellificio Venturini, nuovo cuore pulsante del quartiere Esquilino di Roma. L'esposizione, che si compone di otto illustrazioni ad inchiostro di china ed acquarello, intende rievocare i protagonisti della celebre opera letteraria in un visionario tour romano.

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Dal 2006 al 2017 le donne uccise in Italia sono state 1740 e di queste più del 70% in ambito familiare. Nella maggior parte dei casi, il femminicidio è preceduto da atti di violenza fisica e psicologica che tendono a minare la sicurezza e il senso di consapevolezza nelle donne. Le cronache raccontano, attraverso i media, solo quando la violenza fisica è stata portata a compimento, mentre la violenza quotidiana fatta di parole, sguardi, atti mancati, scarsa considerazione, viene spesso fatta passare in secondo piano, pur essendo parte integrante e humus di quel retroterra culturale che ancora oggi persiste nelle nostre società e condiziona in maniera distorta le relazioni umane. Su queste basi prende vita e acquista rilevanza il progetto fotografico: La voce delle donne – considerazioni al femminile riguardo alla violenza di genere, cui hanno partecipato 21 donne che hanno aderito con entusiasmo, concedendo la loro immagine ed esternando i loro pensieri riguardo questa piaga sociale, in assoluta libertà di forma e di contenuti, senza remore o stereotipi.

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La mostra si terrà al Castello Pasquini di Castiglioncello (Livorno) dal 14 luglio al 10 settembre 2017

Se quest’estate sarete in vacanza sul litorale toscano e siete degli appassionati di cinema e teatro, allora non dovete assolutamente lasciarvi sfuggire la possibilità di vistare la mostra che si terrà al Castello Pasquini di Castiglioncello (Livorno). L’esposizione, dal titolo “Franco Zeffirelli al castello – costumi di scena della Fondazione Cerratelli” curata da Floridia Benedettini e Diego Fiorini, inaugurerà il 14 luglio e resterà aperta fino al 10 settembre.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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