Lunedì, 25 Novembre 2024
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All’interno del programma di Short Theatre 10 - Nostalgia di Futuro, e nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi - Playwriting Europe che riceve il sostegno dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea, la Compagnia BluTeatro porta in scena lo spettacolo Io se voglio fischiare, fischio, di Andreea Vălean. Per la prima volta in Italia, il testo da cui è stato tratto il film omonimo, vincitore dell’Orso d’argento al Berlin Film Festival nel 2010, viene realizzato attraverso una mise en espace, giovedì 10 settembre alle ore 22: 15 presso il Foyer 1 de La Pelanda – MACRO a Testaccio.

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Out Dance Project presenta “The Vanity Monsters”, uno spettacolo di danza contemporanea inserito all’interno della rassegna “Che danza vuoi?”, giunta quest’anno alla sua XVIII edizione presso il Teatro Greco di Roma.

Un’importante e autorevole vetrina nata per promuovere e sostenere alcune fra le migliori compagnie di danza italiane; la Out Dance Project, compagnia creata e diretta dalla coreografa Cristina Pitrelli, sarà fra queste e proporrà un lavoro innovativo e singolare.

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Aspettando l'inizio della stagione 2015/2016 arriva al Costanzi, in prima assoluta in Italia, il songplay in due atti firmato da John Adams.

 

"Volevo realizzare un'opera che avesse lo spirito e la coscienza

sociale di Brecht, ma desideravo immergerla nell'idioma tipicamente

americano del musical. Avevo amato la musica pop americana, in

particolare quella della fine degli anni Sessanta, quasi quanto avevo

amato il canone classico. Non ritenevo che saper fare bene in un

campo precludesse il successo nell'altro. Sia Gershwin sia Bernstein

erano passati agevolmente da una disciplina all'altra anche se, va

detto, non senza una buona dose di fiaschi."

                                                                         

"Il lungo e affascinante titolo era la frase di un sopravvissuto al

terremoto del 1994 di Northridge, California, che June aveva

trovato in un resoconto di un giornale. Ho dimenticato come

accadde che quel terremoto, risalente a un anno prima rispetto

all'epoca in cui scrivevamo, divenne il centro focale del nostro pezzo."

(Hallelujah Junction. Composing an American Life, 2008, John Adams)

 
Venerdì 4 settembre non potevamo mancare alla Conferenza Stampa di presentazione di I was looking at the ceiling and then I saw the sky dove erano presenti oltre al Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Carlo Fuortes e il Direttore artistico Alessio Vlad, anche il Maestro Alexander Briger, il Regista Giorgio Barberio Corsetti ed il cast dell'opera.Fuortes, che ha aperto la conferenza, ha ricordato come quest'opera di teatro musicale, che è una produzione del Théâtre du Châtelet di Parigi, dove è stato presentata con grande successo in prima europea nel 2013, è la prima di una triade di opere di autori contemporanei del '900 che per il pubblico saranno una piacevolissima sorpresa e porteranno all'apertura della nuova stagione con la messa in scena di The Bassarids di Hans Werner Henze a fine novembre.

Einstein e il segreto di stradivari Ovvero: Il violino Relativo

Da sempre scienza e liuteria cercano di svelare il segreto di Stradivari: le proporzioni, i materiali, i procedimenti sono stati fedelmente ricostruiti ma i miracolosi risultati sonori dei suoi strumenti si sono sempre dimostrati inimitabili. Perfino Einstein, cercò, scientificamente, la soluzione del mistero, ma… “il violino è uno strumento diabolico che resiste all'analisi matematica”. Nella sfida tra liutaio e scienziato, lo straniamento musicale si rivela l’ambiente ideale per svelarci la  Relatività Generale, a 100 anni dalla sua pubblicazione e a 60 anni dalla morte del grande scienziato.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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