La commedia dell’autore catalano Jordi Galceran racconta la crudeltà che spesso si manifesta nei rapporti di lavoro. Quanto può essere crudele un ambiente lavorativo? Fino a che punto possiamo permettere alle aziende di applicare gerarchie ingiuste e sottoporci a prove umilianti, pur di ottenere una posizione socialmente rispettata? E se rappresentato a teatro, fin dove arriviamo a crederlo verosimile? È su questi temi, quanto mai attuali che si sviluppa Il metodo.
In una sala riunioni asettica, si trovano, per l’ultimo colloquio “congiunto”, quattro candidati ad un incarico di manager per una importante multinazionale. I quattro personaggi si rivelano subito persone ciniche, disposte a tutto pur di ottenere l’unica cosa che per loro davvero conta: il solo posto disponibile.
In una busta chiusa arrivano delle prove e qui comincia il gioco, il thriller.
La drammaturgia è scorrevole e permette un vivo coinvolgimento del pubblico che si trova continuamente a dover valutare ciò a cui assiste: qual è la reale personalità dei candidati? Dov’è la verità e dove la menzogna? Lo spettacolo ha il grande pregio di riprodurre in scena ambienti e situazioni comuni a tutti, che viviamo ripetutamente nella quotidianità e ritroviamo sul palco con tutta un’altra suspense.
Un cinismo maieutico, che riesce a far risultare chiara, ma mai banale, la possibilità di rispondere “no” alle ingiustizie.
redazione
24 settembre 2015
informazioni
GIORGIO PASOTTI FIORELLA RUBINO GIGIO ALBERTI
e con ANTONELLO FASSARI
in
IL METODO
di JORDI GALCERAN
versione italiana di PINO TIERNO
regia di LORENZO LAVIA
SCENE GIANLUCA AMODIO
COSTUMI ALESSANDRO LAI