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‘Via!’: inizia il viaggio del poeta slammer Simone Savogin verso la sua nuova avventura teatrale (?)
Recensione dello spettacolo ‘Via!’ in scena al Todi Festival il 24 agosto 2019
Parte come un normalissimo viaggio in auto quello che Simone Savogin ha proposto al pubblico della serata inaugurale del Todi Festival: alla guida di un’auto immaginaria, ritroviamo il poeta slammer accompagnato da una partner altrettato evanescente, e che lo diventa ancora di più quando non gli presta attenzione, si estranea o si appisola. È proprio in questi momenti, però, in cui lei non lo guarda che Simone ‘approfitta’ per dar sfogo ai suoi pensieri più intimi e profondi e che risultano funzionali alla narrazione per far capire allo spettatore il contesto in cui questa coppia di viaggiatori è stata catturata. Avulso dalle chiacchiere che necessariamente intavola con l’immaginaria interlocutrice, il poeta slammer spiega sé stesso, rivela i propri sentimenti e i propri pensieri sul mondo in cui viviamo: verità evidenti o svelate che lasciano qualcosa su cui riflettere tra i sorrisi che il poetry slam di Simone regala.
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