Lunedì, 25 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo ‘Via!’ in scena al Todi Festival il 24 agosto 2019

 

Parte come un normalissimo viaggio in auto quello che Simone Savogin ha proposto al pubblico della serata inaugurale del Todi Festival: alla guida di un’auto immaginaria, ritroviamo il poeta slammer accompagnato da una partner altrettato evanescente, e che lo diventa ancora di più quando non gli presta attenzione, si estranea o si appisola. È proprio in questi momenti, però, in cui lei non lo guarda che Simone ‘approfitta’ per dar sfogo ai suoi pensieri più intimi e profondi e che risultano funzionali alla narrazione per far capire allo spettatore il contesto in cui questa coppia di viaggiatori è stata catturata. Avulso dalle chiacchiere che necessariamente intavola con l’immaginaria interlocutrice, il poeta slammer spiega sé stesso, rivela i propri sentimenti e i propri pensieri sul mondo in cui viviamo: verità evidenti o svelate che lasciano qualcosa su cui riflettere tra i sorrisi che il poetry slam di Simone regala.

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Recensione dello spettacolo “La bisbetica domata” in scena al Silvano Toti Globe Theatre dal 19 luglio al 4 agosto 2019

 

 

La bisbetica domata, opera presumibilmente scritta tra il 1590 e il 1591 da William Shakespeare, è un componimento la cui trama è basata essenzialmente sulla figura della donna e della sua condizione sociale dell’epoca. Un tema, ancora oggi, del tutto attuale e che nell’adattamento di Loredana Scaramella rende il testo vivo, dinamico, ben curato in ogni dettaglio e ricchissimo di spettacolo.
Si tratta di un testo condensato nella trama e nei personaggi (all’incirca venti), ragion per cui, a tratti, riesce difficile seguire il filo che tesse la vicenda. Una storia che ha come protagonista Caterina, la bisbetica (Carlotta Proietti), così soprannominata per via del suo brutto carattere, e in secondo piano Bianca (Sara Putignano), sua sorella minore.

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Recensione di Atti Unici all’interno della Rassegna Pirandelliana in scena presso la basilica dei Santi Alessio e Bonifacio all’Aventino dal 9 luglio al 4 agosto 2019

 

C’è un male di esistere che accomuna i cinque Atti Unici della Rassegna Pirandelliana, un male di vivere che scalpita dentro ogni personaggio e  fa sentire il suo dolore sul palcoscenico allestito nel cortile della basilica dei Santi Alessio e Bonifacio all’Aventino.
Gli Atti Unici, scelti dal regista Marcello Amici, ovvero L’altro figlio, Male di luna, Notte (questi ultimi due rappresentati per la prima volta a teatro con Pirandelliana), L’uomo dal fiore in bocca, All’Uscita, presi singolarmente narrano vicende drammatiche, per certi aspetti anche grottesche; si sorride poco dove più che sorridere si pensa.

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Ottima risposta di pubblico e tanti applausi per l’opera di Verdi portata in scena da Denis Krief in una cornice così complessa ma al contempo sempre sfidante

 

Per parlare dell’Aida in scena in questi giorni alle Terme di Caracalla, vogliamo partire con le parole del regista Denis Krief che rendono al meglio l’idea di portare un’opera così celebre e scenograficamente complessa in una cornice storica e naturale di quel calibro: «L’Aida è un incubo per un regista a Caracalla. È sempre una scommessa lavorare su palco grandioso e gestire gli spazi.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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