Martedì, 26 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Grandi Coreografi in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 26 febbraio al 2 marzo 2016

Il programma Grandi Coreografi, un omaggio ai mostri sacri Balanchine e Nureyev, ai rivoluzionari del balletto Forsythe e Millepied, scrive una nuova pagina del repertorio del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e si avvale dell’esperienza di importanti maestri ripetitori: Ben Huys per il repertorio di G. Balanchine, Sébastien Marcovici per quello di B. Millepied, Amy Raymond e Stefanie Arndt per quello di W. Forsythe, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn per quello di R. Nureyev.

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Recensione dello spettacolo Millennium Bug in scena al Teatro Lo Spazio dal 23 al 28 febbraio 2016

 




Luca Coscioni era un uomo come tanti altri, forse un po' più attivo nel sociale e nella politica, al quale nel 1995 viene diagnosticata la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Dopo un iniziale sconforto dovuto alla tragica situazione e tutto ciò che ne conseguiva, non si perde d'animo e dato un taglio netto al passato inizia la sua "nuova vita" e la sua ultima "maratona", quella più importante...la decisiva per tante persone come lui che potrebbero condurre una vita molto migliore invece di essere solo cavie delle aziende farmaceutiche non dichiarate come tali.

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Recensione dello spettacolo La bella è la bestia, in scena al Teatro Golden dal 23 febbraio al 20 marzo 2016

Il motivo più comune che ci spinge a consultare uno psicanalista è per conoscere se stessi e superare i propri traumi o problemi. Ma cosa succede se è proprio lo psicanalista a non conoscere se stesso e ad essere intrappolato in gabbie mentali?
È quello che capita a Giulia (Raffaella Rea) alle prese coi suoi pazienti e con un problema che la affligge: quello di essere troppo bella. Eh sì, perché se da un lato la bellezza può essere un vantaggio, dall’altro può rivelarsi un’arma a doppio taglio come nel caso della protagonista della commedia di Massimo Natale, La bella è la bestia, costretta ad imbruttirsi per evitare che i pazienti si innamorino di lei facendole delle avances e compiendo pericolosi transfert.

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#musica
Report del concerto di Nicola Benedetti e Alexei Grynyuk all'Aula Magna de La Sapienza il 27 febbraio 2016

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A distanza di quasi 3 anni tornano a Roma in duo la violinista scozzese Nicola Benedetti (Stradivari "Gariel" del 1717) e il pianista ucraino Alexei Grynyuk in un concerto improntato all'impressionismo musicale e che solo nell'intermezzo (e poi nel bis) si concede a un Beethoven di transizione.

La prima esecuzione è quella di "Mythes, 3 poèmes op.30" di Karol Szymanowaski che nel 1915 propio con questo lavoro ispirato a 3 racconti della mitologia greca (La Fontaine d'Arethuse, Narcisse e Dryades et Pan) fa da spartiacque col post romanticismo ed inaugura il violino impressionista così come qualche anno prima avevano fatto col pianoforte Debussy e Ravel.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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