Lunedì, 21 Aprile 2025
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Dal 20 al 27 settembre 2020 a Bologna e in Città Metropolitana si apre la nuova edizione del Festival di arti interdisciplinari contemporanee perAspera, con il suo intreccio di linguaggi artistici in progetti costruiti e pensati in relazione con i contesti e le persone che li abitano e attraversano. In parchi, colline, luoghi storici, tetti, strade, corti di teatri e di case popolari, mercati, spazi culturali condivisi si innestano performance, danza, installazioni, dialoghi, incursioni, live-set pensati per stimolare l'incontro con le persone, siano esse riconducibili alla categoria "artista", "pubblico" o "comunità".

Realizzata nell'ambito di Bologna Estate, con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, la tredicesima edizione del Festival ospita ogni giorno un intervento artistico peculiare in un diverso spazio, esprimendo così il suo fare composto da tre pilastri fondanti: l'intersezione dei linguaggi contemporanei in luoghi storici, spazi pubblici e territori di relazione; una contemporaneità aperta e accessibile, che sa attrarre energie e persone nuove e diverse; la valorizzazione del fermento artistico del territorio, posizionato in un'ottica dal più ampio respiro geografico.

Il tema della nuova edizione di perAspera è Imbattersi. Significava, all'inizio, lo stupore di respirare arte in luoghi e modi inattesi, la capacità ingenua e fresca di lasciarsi sorprendere da una casualità non fortuita, da un'estemporaneità che nasce da radici profonde, di cui diventa parte. Dopo il Covid-19, Imbattersi è diventato anche la durezza inimmaginata di un evento epocale, che ha mutato le condizioni – ontologiche e fenomeniche, dell'essere e del manifestarsi – dell'arte stessa, che il Festival vede ed esprime nella sua essenzialità. 

Lo storico e critico teatrale Fabrizio Cruciani chiudeva la propria “Lettera ad un architetto” affermando che «ogni progetto di teatro resterà solo “monumento” o diventerà come quelle case disabitate di cui resta solo la facciata se non lo si darà come abitazione agli uomini di teatro».

Un monito di cui il Teatro de LiNUTILE ha fatto tesoro decidendo di raddoppiare fisicamente i propri spazi in modo da rendere disponibili agli allievi della propria Accademia, agli attori della Compagnia Giovani e più in generale ai cittadini, nuovi luoghi di aggregazione e sperimentazione all’insegna del Teatro.
Affiancata alla sede storica di via Agordat 5, trova ora luogo un’ampia sala dedicata non solo al mondo della corsistica, ma che vuole diventare anche punto di ritrovo che consenta ai ragazzi di poter sviluppare i propri progetti, un polo di attrazione culturale per incontri e conferenze, nonché un centro di diffusione della cultura a 360 gradi. È uno spazio che già occupa una piccola biblioteca, dedicata al teatro il cui ambizioso progetto è quello accogliere anche un quanto più grande possibile catalogo delle scene a disposizione degli attori. La nuova sala, in concomitanza agli spettacoli, ospiterà anche un servizio di animazione teatrale per i più piccoli per consentire ai genitori di poter andare a teatro senza dover lasciare i bambini a casa.

Un prologo musicale il 1 novembre apre la stagione 2019-20 del Teatro Palazzo di Bari. Un nuovo viaggio tra canzoni e risate, testi della tradizione e maestri del palcoscenico, riflessioni sull’oggi e incursioni nel mondo dell’arte. Le oltre ottomila presenze dello scorso anno hanno consolidato il feeling con il pubblico barese, costruito negli ultimi anni grazie al costante lavoro di ricerca sotto la guida del direttore artistico Titta de Tommasi.

In un’atmosfera elegante e sobria, dove diversi tagli di luce dialogano con i chiaro scuri del rosso delle sue poltrone di velluto, il Teatro Roma ha presentato, martedi 1 ottobre , la nuova stagione 2019 - 2020. In contemporanea sul palco, i protagonisti che si avvicenderanno nell’arco dell’intera stagione, elegantemente presentati e tratteggiati nelle loro peculiarità recitative, dal direttore artistico del Teatro, Pietro Longhi. Rimanendo fedele alla propria essenza e tradizione, la rinnovata sfida del Teatro Roma si impernia attorno alla possibilità di raccontare, con taglio nuovo e profondo, le contraddizioni e i drammi dell’ umana esistenza, rimanendo leggeri.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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