Presentata la nuova stagione del Teatro che, da oggi, porterà il nome del Maestro.
Gigi Proietti c'è. E non solo perché il suo nome campeggia ormai imperituro sul teatro da lui fortemente voluto e creato. C'è perché l'aver lasciato ancora in capo a lui la direzione artistica non è un fatto simbolico: il Globe Theatre continuerà a funzionare così come lui l'ha concepito, con quella magica combinazione di teatro colto e popolare, che, dal 2003, ha avvicinato centinaia di migliaia di spettatori, romani e non, alla bellezza del teatro shakespeariano. Ma non solo. Gigi Proietti c’era lì ieri, davvero, fra gli attori, che, ritrovatisi come naufraghi dopo una tempesta, si sono scambiati forti abbracci e pacche sulle spalle, prima di prendere posto, oggi in platea, domani sul palcoscenico, in quella che, per loro, è un’isola sicura. Perchè il maggiore merito del Maestro, noto agli addetti ai lavori, assai meno al grande pubblico, è aver offerto dignità ai professionisti del settore, dando spazio e visibilità a tanti giovani talenti (i nomi altisonanti, prima di tutti il suo, sono comparsi solo occasionalmente in cartellone) e garantendo sempre congrue condizioni contrattuali. Gigi Proietti era lì, fra loro. Un padre buono per tutti che, senza comparire, ieri per deliberata volontà, oggi per triste destino, ha dispensato insegnamenti e resta fonte imprescindibile di ispirazione.