Recensione dello spettacolo I Malavoglia in scena al Teatro Quirino dall’8 al 20 novembre 2016
“Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza (...) Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all’Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull’acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Malavoglia di padron ‘Ntoni, quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch’era ammarrata sul greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Cipolla”.
Avrebbe mai potuto immaginare Verga che i suoi Malavoglia sarebbero stati rappresentati a teatro e da una compagnia siciliana? Forse sarebbe stato uno dei desideri più grandi dell’autore catanese quello di vedere i suoi personaggi prendere vita sul palco: vessati dalle sciagure e dalla società, i protagonisti dei romanzi di Verga sono esempi iconici di chi, vinto dal destino, cede sotto il peso funesto delle amare vicende della vita.