Venerdì, 01 Novembre 2024
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Recensione dello spettacolo Febbre Da Cavallo, in scena al Teatro Sistina, dal 16 marzo 2017.

Febbre Da Cavallo, è un’occasione persa, bruciata con una leggerezza che lascia sgomenti.
Si tratta di una commedia musicale tratta dal celebre omonimo film di Steno, scritto da Steno, Enrico Vanzina e Alfredo Giannetti, portata in scena con l’adattamento teatrale di Enrico Vanzina, la supervisione artistica di Enrico Brignano, la regia di Claudio Insegno, le musiche di Fabio Frizzi, le canzoni di Toni Fornari, con protagonisti Andrea Perroni, Patrizio Cigliano, Sara Zeiner, Tiziano Caputo e Maurizio Mattioli.

Recensione dello spettacolo Caravaggio andato in scena al Teatro Goldoni di Livorno andato in scena il 22 marzo 2017

Mercoledì sera un teatro stracolmo e pieno di attese, ha fatto da cornice alla conferenza-spettacolo tenuta da Vittorio Sgarbi dal titolo Caravaggio. Il critico d’arte, con la sua padronanza linguistica e il suo potere affabulatore, ha trasportato il pubblico nel magico mondo del grande pittore vissuto a cavallo tra il Cinquecento ed il Seicento, sottolineandone fin da subito la grande contemporaneità.

Recensione dello spettacolo Noi Romane – Noantre, in scena al Teatro Belli fino al 9 aprile 2017

Noi Romane – Noantre è un piacevolissimo spettacolo musicale nato da un’idea della caparbia Simona Patitucci, con testi e liriche di Toni Fornari e le musiche di Massimo Sigillò Massara.

E’un omaggio a Roma attraverso i racconti di grandi protagoniste della storia della città eterna dalla sua fondazione ai giorni nostri.
Infatti, come tengono a precisare in apertura le bravissime protagoniste, “la storia è pure donna” ed è ora di dare voce alle donne che della storia sono state grandi protagoniste.

Recensione dello spettacolo MA in scena al Teatro India dal 21 al 26 marzo 2017

Ossessione, tenerezza, morbosità, proiezione. Quante cose è stata per Pier Paolo Pasolini sua madre: quella Susanna Colussi di cui così poco si parla davvero, persa com’è nelle trasfigurazioni che ne ha fatto il figlio a cui seguiranno rielaborazioni a lui postume. Stavolta tocca ad Antonio Latella, che con MA decide di indagare quegli “Sguardi e sorrisi spezzati delle madri scelte come icone assolute di un’Italia che sa che tutto sarà irrecuperabile. Quegli sguardi potenti e violentati da un dolore ancestrale”. E riferendosi a Pasolini, sottolinea come “Tutta la sua letteratura e il suo teatro sono pervasi dalla presenza di quella madre che lo ha accompagnato nella fuga dalla banalità coatta del vivere quotidiano”. Da qui l’idea di mettere in scena un testo di Linda Dalisi che parte da quella prima parola che ogni bambino è spinto a pronunciare: il tanto agognato “mamma” che l’autrice gioca a distorcere, come sillaba ripetuta di quel “ma” che è particella disgiuntiva.

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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