Una donna in grado incarnare in pieno lo spirito dell’artista, una carriera eterogenea nella quale si è potuta cimentare in molti ruoli, amata da un pubblico vastissimo. Dialogare con lei è stata una vera e propria scoperta. Scoperta avvenuta in occasione della messa in scena dello spettacolo “Dall'inferno all'infinito” presso l’Auditorium di S. Michele Arcangelo a Sezze (all'interno del Festival Radure), grazie alla quale abbiamo avuto modo di conoscere la vita avvolta dalla poesia, dalla musica e dalla recitazione di Monica Guerritore.
“Dall'inferno all'infinito”, poesia e teatro, due arti che sembrano inflazionate oggi… cosa ne pensa?
Ci sono spettatori che sono già tornati quattro volte a vedere lo spettacolo, questo è già un dato indicativo. Quello raccontato nello spettacolo è un viaggio che non ti aspetti, ha dei forti connotati psicoanalitici, ciò permette allo spettatore di essere preso, rapito, da suggestioni in grado di spiazzare l’intelletto.
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