Lunedì, 25 Novembre 2024
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#segnalazione

Da giovedì 12 a domenica 15 novembre, a partire dalle ore 21, il Teatro Kopó di Roma ospita Amici diversi della Compagnia dei Kilowattori, con la regia di Raffaele Marino, in scena Emanuel Pascale, Michele Carnevale e Matteo Antonucci.

Tre amici, un banale acquisto, un inatteso conflitto animano gli interni di un appartamento borghese. Intorno alla bellezza e al valore dell’oggetto desiderato da uno dei tre e disprezzato dagli altri due si apre un’autentica querelle.

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#segnalazione

 

“Il marito di mio figlio”, scritto e diretto da Daniele Falleri, sarà in scena da martedì 10 a domenica 29 novembre al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma, interpretato da Eva Grimaldi, Andrea Roncato, Pietro De Silva, Pia Engleberth, Ludovico Fremont, Roberta Garzia e Andrea Standardi. Lo spettacolo è una moderna commedia degli equivoci che affronta un tema quanto mai attuale: il matrimonio gay.

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#segnalazione

Con la prima nazionale de Gli uccelli migratori, si chiude il secondo percorso monografico della stagione Cambiamento Reale del Teatro dell’Orologio, dedicato alla compagnia Teatrodilina.


Ci ho provato per anni. All’inizio nulla. Io parlavo e non mi rispondevano come se nemmeno mi sentissero. Poi una volta mi sono trovato da solo con una beccaccia. E mi ha sentito, sono riuscito a parlarci. Io parlavo e lei mi rispondeva. Lei parlava e io le rispondevo. E questa beccaccia mi ha raccontato della sua infanzia. Della prima volta che ha volato, della paura che ha avuto. Sai la paura che hanno la prima volta che volano, gli uccelli? Si buttano nel vuoto. Non sanno che le ali li possono tenere su. Non sanno nulla delle ossa cave, dell’aerodinamicità, del movimento ascensionale delle ali, nulla. Cadono. E poi, all’improvviso, rimangono su. È una cosa molto impressionante.

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#segnalazione

Dal 17 al 22 novembre al Teatro Argentina di Roma Claudio Bisio porta in scena Father and son, scritto da Michele Serra e diretto da Giorgio Gallione.

Ispirato ai libri di Serra Gli Sdraiati e Breviario comico, Father and son racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l’ironico e il doloroso, tra il comico e il tragico. È una riflessione sul nostro tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi consumatissimi – di libertà e di autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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