Martedì, 29 Aprile 2025
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#segnalazione


Due donne, due madri, due storie diverse, due sofferenze uguali. Una maternità negata, la prima, una maternità rifiutata, la seconda. L’autore, anche questa volta, non fa sconti a chi vorrebbe acquistare la speranza di “smascherare” l’esistenza umana. Al Teatro Arvalia dal 4 al 13 dicembre approda il grande teatro pirandelliano con MADRI, due atti unici sulla maternità, “La morsa” e “L’altro figlio”. In scena Daniela Cesaretti, Paola Schiavuzzi, Antonio Giuffrida, Carlo Fiocchi, Donato Schiavone, Elisabetta Piloni, Elena Cartoni, Silvia Rizzoni, Bruno Giordano e Massimo Fiori con la regia di Carlo Fiocchi.

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Debutta in prima assoluta all’Argot Studio dal 1 al 13 dicembre il testo d’esordio del giovane autore albanese Aleksandros Memetaj, Albania casa mia, per la regia di Giampiero Rappa.

Mercoledì 2 dicembre, alle ore 19.30, presso l’Argot Studio, si terrà un dibattito aperto al pubblico sul tema dell’immigrazione organizzato in collaborazione con l’ Ambasciata Albanese al quale prenderanno parte Shqiponja Dosti, economista, esperta in migrazione e sviluppo; Gerarta Zheji Ballo, Responsabile Cultura, Ambasciata di Albania, Fioralba Duma operatrice Gus Albania, oltre all’autore Aleksandros Memetaj e al regista Giampiero Rappa.

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#segnalazione

Dopo il debutto nell'ambito della rassegna Exit, torna in scena "Kevin Gipsy", spettacolo liberamente ispirato a "Il piccolo acrobata" di Rymonad Gureme che racconta la storia di un piccolo acrobata deportato, secondo le leggi razziali tedesche, nei campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale.
Kevin evade 9 volte e resiste ai cambiamenti e agli impoverimenti culturali e sociali che la guerra ha prodotto.
Il suo desiderio sta nel vivere il presente e non il passato o il futuro, non possedere ma essere.

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#segnalazione

Dall'8 al 13 dicembre è in scena Ho imparato a sognare, una commedia di Luca Giacomozzi. Lo spettacolo, in scena al Teatro Agorà, vede sul palco Stefano Scaramuzzino, Claudio Scaramuzzino, Andrea Venditti e Martina Soffietti.

Bruno, un ingenuo cinquantenne mammone, è un l'infermiere a tempo indeterminato in un ospedale di Roma. Mirko, quarantenne cinico ed aggressivo, è un infermiere precario alla ricerca di un posto fisso.
Il rapporto tra due uomini, da caratteri così diversi, farà nascere una serie di situazioni divertenti ed irresistibili. La loro storia si intreccerà con quella di Manuel e Michela. Lui, proprietario di un locale sull'orlo del fallimento, è fidanzato con lei, giovane infermiera sognatrice e perdutamente innamorata del suo “Principe Azzurro”.

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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