Lunedì, 25 Novembre 2024
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#segnalazione

Promesse, idee, baci, favori, abbracci, ruoli, identità. Fervono i preparativi per un matrimonio allargato: tra dubbi, incertezze, separazioni e scambi di persona, c'è una data da rispettare ad ogni costo. Il regista e autore Andrea Quintili torna in teatro con una sua nuova commedia, pronta a bissare il successo di “Tutto in 90 minuti” che lo scorso anno ha registrato il tutto esaurito in ogni messa in scena. Al centro dello spettacolo, Matrimonio per 3, questa volta un tema delicato e al contrario di come direbbe qualcuno: “Questo matrimonio s'ha da fare” solo che il conto alla rovescia sta per terminare ma gli sposi sono troppi.

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Venerdì 4 dicembre, ore 20, “prima” di Tosca. Il capolavoro “romano” di Giacomo Puccini torna nell’allestimento del 14 gennaio 1900, quello cui assistette l’autore stesso, debutto assoluto dell’opera al Teatro Costanzi. Dopo il successo della scorsa stagione torna la fedele ripresa, un nuovo-vecchio allestimento, che fa rivivere la memoria storica del Teatro della capitale, che tra Ottocento e Novecento è stato al centro di debutti che hanno fatto la storia dell’opera, della musica, della cultura. La messa in scena di Tosca, sui bozzetti originali di Adolf Hohenstein, vede la regia di Alessandro Talevi. La ricostruzione delle scene è affidata a Carlo Savi, quella dei costumi ad Anna Biagiotti. Firma le luci Vinicio Cheli. Il Maestro Donato Renzetti torna a dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

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Debutta in prima assoluta al Teatro Studio Uno FUCKIN’ IDIOT, lo spettacolo su ultrà e rivoluzione.

Sarà in scena dal 10 al 20 dicembre al Teatro Studio Uno di Roma lo spettacolo teatrale “Fuckin’ Idiot”, firmato da Federico Cianciaruso, Cristiano Di Nicola e Simone Giustinelli, vincitore del bando di residenza produttiva.

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Al Piccolo Eliseo di Roma Crescenza Guarnieri torna in scena con lo spettacolo “Niente più niente al mondo” dal 2 al 13 dicembre. La pièce è tratta dall’omonimo libro di Massimo Carlotto. Si narra un intenso dramma familiare tra noir e racconto sociale. La donna, sola in scena, come in un delirio straziante, ironico e mai patetico, rievoca la propria storia e quella drammatica della sua famiglia; il rapporto con il marito e la figlia unica, tra bisogni e ossessioni, vite perdute, sogni infranti, il dio denaro, una battaglia per dimenticare. Le note di una canzone ricordano i giorni felici in un quotidiano senza storia e senza musica.  

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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