Mercoledì, 20 Novembre 2024
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#segnalazione

Approda finalmente a Roma , al Teatro Belli, dopo varie tappe in giro per l’Italia, LA COSCIENZA DI ZENO SPIEGATA AL POPOLO. 
La vita non è né brutta né bella, ma è originale!” (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, cap. VII).
E’ questo è lo spirito della ironica e spregiudicata operazione di rilettura de La coscienza di Zeno. Uno spettacolo in forma di happening, diverso ad ogni replica, shakerato e servito da Paolo Rossi e dalla Compagnia del Pupkin Kabarett, ovvero Laura Bussani, Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi.

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#segnalazione

Sarà in scena al Teatro dei Conciatori dal 15 al 20 dicembre 2015, Sorella con Fratello, scritto da Alberto Bassetti. Regia di Alessandro Machia. Protagonisti: Alessandro Averone e Alessandra Fallucchi
Ultimo testo di Alberto Bassetti che chiude idealmente la “Trilogia della famiglia” (composta da Le due sorelle e I due fratelli, premio Vallecorsi 2013) , Sorella con fratello è un testo dall’atmosfera ambigua che affronta il tema della violenza all’interno della famiglia unendo la tragedia del tema ai toni spesso sarcastici di una commedia nera, cinica, percorsa da un umorismo di matrice post-pirandelliana. Una storia privata in cui la figura limite dell’incesto diventa, in filigrana, metafora bruciante del destino economico e sociale dell’Italia: avvitata su se stessa , infantile e incapace di uscire fuori da sé.

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#segnalazione

Una festa a sorpresa, un compleanno, un bagno. Lu compie 40 anni e le sue tre migliori amiche Titti, Maria Sole e Angela hanno deciso di organizzare una festa a sorpresa a casa del suo fidanzato. Ma a sorpresa arriva anche Carmen, la madre di Lu. In una notte di follia, ubriachezza, incomprensioni e scoperte “in bagno”, le quattro amiche si trovano ad affrontare la verità sulla loro amicizia.
Il bagno "è un gioco di seduzione, una metafora di vita, un nascondiglio, un lavoro di introspezione e soprattutto un trattato sull'uomo”. Il bagno è lo spazio dove ci si può sfogare da soli o insieme, dove ci si può isolare per pochi minuti, dove si può urlare in silenzio o piangere con lacrime sincere. E’ di solito uno spazio personale e liberatorio.

Un montaggio esilarante di bizzarro vaudeville che si forma attorno a uno spazio unico utilizzato ingegnosamente che sfrutta gli alti e i bassi emotivi delle protagoniste. Una scenografia minimalista la cui intelligente messa in scena diventa una metafora visiva che aggiunge enfasi a drammi condivisi.

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#segnalazione

Quante celeberrime favole hanno per protagoniste delle scarpe: scarpe magiche come quelle d’argento di Dorothy nel Mago di Oz, o gli stivali del gatto di Perrault; scarpe che ballano come quelle piccole e rosse di Andersen, o come quelle logore dei fratelli Grimm; e non è forse una scarpa che aiuta il principe a ritrovare la sua amata Cenerentola? E che dire delle galosce che esaudiscono desideri ma non danno la felicità a tutti quelli che le provano? Tutte queste favole ama raccontare il ciabattino alla sua signora, ma a forza di raccontarle si distrae e mai riesce a terminare per tempo il suo lavoro. E adesso: come fare?

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 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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