La Storia è sempre stata declinata solo al maschile: i personaggi femminili, escluse poche eccezioni, si conoscono costantemente accanto ai più celebri nomi maschili.
Si tratta, a un primo livello, di un problema storiografico, ma, più approfonditamente, di un problema sociale. La necessità di raccontare gli eventi del passato e della Storia, costitutivi del presente, tramite le gesta eroiche di soli uomini eroici è un punto nevralgico ancora straordinariamente attuale. Le donne sono sempre state identificate con la fragilità, la debolezza, il limite. La realtà, come con straordinaria forza da secoli si vuole dimostrare, riconquistando per le donne lo spazio storico, letterario, storiografico che a loro appartiene, è ben diversa.
Il periodo storico su cui lo spettacolo pone la propria gentile lente d’ingrandimento è il Risorgimento italiano, movimento ideologico e letterario che portò al conseguimento dell’Unità nazionale. Dai libri di Storia apprendiamo le vite di Mazzini, Garibaldi, Armellini, Saffi, Mameli e altri importanti nomi di celebri patrioti.
Ma il Risorgimento, in realtà, come ogni pagina della Storia del Mondo, non è stato fatto solo da uomini straordinari, ma anche da donne straordinarie, nella maggior parte dei casi dimenticate dalla memoria storica.
Eppure, la loro presenza era sorprendente: donne di ogni estrazione e provenienza sociale, nobili, borghesi, popolane, contadine di tutte le regioni d’Italia si scoprirono appassionate di politica e libertà, abolirono le loro differenze di classe e combatterono insieme per un obiettivo comune. Le donne fecero risorgere l’Italia e l’Italia face risorgere le donne. Senza rinnegare il ruolo di madri, mogli, compagne, sorelle, non vollero rispettare i destini a loro riservati dalla tradizione: volevano partecipare! E le loro idee si rivelarono decisive in molte situazioni. La prima bandiera italiana fu esposta alle finestre da Maddalena Montalban Comello, la camicia rossa di Garibaldi è stata ideata e fatta cucire da Anita, Bianca Milesi Moyon inventò il codice segreto per i messaggi tra i cospiratori, e furono centinaia le donne che sacrificarono la loro vita per l’ideale dell’Italia unita e libera.