Recensione dello spettacolo Con tutto il cuore in scena al Teatro Sistina dal 30 gennaio al 24 febbraio 2019
Ci apre le porte della sua abitazione Ottavio Camaldoli, pacifico professore di lettere antiche di un liceo e protagonista della commedia “Con tutto il Cuore”, scritta, diretta ed interpretata da Vincenzo Salemme. Rientrato dopo una lunga convalescenza in ospedale per un trapianto al cuore, Ottavio riceve un'accoglienza sottotono. I mobili sono scomparsi e manca anche il calore dei suoi cari che, consideratolo da sempre un debole, sono troppo presi dalle loro vite per occuparsene. Eppure, l'indole mite e pacifica del protagonista si trova a fronteggiare quel lato oscuro che esiste anche nell'uomo più mite.
Add a commentRecensione dello spettacolo “Le ultime lune” di Furio Bordon con Andrea Giordana, Galatea Ranzi e Luchino Giordana. Regia Daniele Salvo. In scena al Teatro Roma dal 29 gennaio al 10 febbraio 2019
No, non è esattamente l’età..e nemmeno quel flusso di autocoscienza con il quale capisci di non essere più quello di prima, è il mondo esterno, sì, è lui a restituirti l’immagine di ciò che sei o non sei diventato agli occhi del tempo. E all’improvviso ci si sente di troppo. Com’è assordante quel silenzio con il quale la realtà ti rimanda il suo fastidio, nascosto goffamente dietro parole mimanti ospitalità e mai abbastanza convincenti..Ti rifugi dietro quei ricordi che non ricordi perchè il futuro si è diradato e nel presente sei invisibile. La cultura, le passioni, persino i sentimenti sembrano anacronistici! E allora si rovista nel passato per cercare di riconoscersi e dare senso al vivere attuale. La tua storia e la tua dignità sono ormai lontani e non interessano a nessuno.
Recensione dello spettacolo Fame mia in scena al Teatro Brancaccino dal 24 al 27 gennaio 2019
Fame mia è la storia di una bambina a cui piaceva molto mangiare ma che diventata adolescente si è trovata a fare i conti con un corpo che non le piaceva più e per questo ha provato a spegnerlo smettendo di mangiare... Questa storia appartiene alla protagonista della performance, Annagaia Marchioro, che ha personalizzata il racconto, ma prende spunto dall’opera di Amelie Nothob, Biografia della fame.
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