Recensione dello spettacolo Casta Morta, in scena al teatro Studio Uno dal 7 al 17 gennaio 2016
Il potere, non-luogo primordiale, popolato per eccellenza da indefessi miti classici ma attraversato e squarciato spesso da volgari marionette nascoste dietro la maschera decadente della contemporaneità, è il vero protagonista della “Casta Morta” audace quanto originale omaggio a Tadeusz Kantor ed al suo capolavoro “La Classe Morta”, tappa fondamentale della ricerca teatrale del Novecento.
Stridente panoramica sulla società contemporanea, arguta visuale su un’ elite perennemente in lotta per l’ascesa ai vertici, lo spettacolo proposto dalla compagnia Patas Arriba Teatro, andato in scena al Teatro Studio Uno di Tor Pignattara dal 7 al 17 gennaio, spezza le reti temporali e si staglia in un perenne stato d’essere e apparire, scagliandosi con sfrenata enfasi contro i muri del mondo attuale.
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