Recensione dello spettacolo "Sale o scende?" in scena al Teatro L'Aura dal 3 al 13 marzo 2016
Dopo dieci giorni di programmazione al Teatro L’Aura di Roma, si è appena conclusa la messa in scena della divertentissima commedia di Luca Pennacchioni, Sale o scende?. Il titolo fa riferimento alla storia narrata in cui quattro sconosciuti, quattro individui dal vissuto e dalle personalità più disparate, si ritrovano rinchiusi in un ascensore per qualche ora e da lì… scintille! E con questo carosello di personaggi a confronto non poteva essere altrimenti: un prete un po’ chiuso nella sua rigida visione, un ladro alquanto sui generis, una simpatica nevrotica dalle mille fobie, una bella donna ma ninfomane si ritrovano ad interagire… tutti insieme costituiranno i reagenti di una soluzione a dir poco esplosiva!
Alina Avagliano, Claudia Blaas, Vincenzo Ciardo, Alessio Salvator sono gli attori che hanno prestato il volto a i protagonisti delle vicende narrate. Questa simpatica e divertente commedia è divisa in due atti che presentano però caratteristiche diverse. La prima parte è impiantata su situazioni comiche e paradossali che generano coinvolgimento e riso in un pubblico molto divertito; la seconda parte invece subisce un rallentamento nel ritmo ed è più dedita alla riflessione. Ognuno dei personaggi rivelerà infatti altri aspetti della sua vita, dimostrando un lavoro di scavo nei personaggi da parte del regista. Questo ascensore acquista così dei connotati altamente simbolici: il tempo trascorso qui, si può considerare un istantanea della vita di ognuno di loro. All’uscita dall’ascensore, il regista ci mostrerà l’evoluzione dei protagonisti e tutti avranno cercato di risolvere le problematiche che si portavano dietro da anni senza soluzione. Sembra che proprio il momento di confronto forzato in quelle ore in ascensore abbia dato un impulso a questa crescita. Tuttavia, qualcuno però non è riuscito a fare questo salto e dopo sei mesi…lo ritroveremo ancora in quell’ascensore!
Da sottolineare la bravura degli attori che hanno rivestito ruoli ben delineati, alternando momenti di ironia a momenti di sofferenza. Complimenti alla regia che li ha ben diretti, realizzando un prodotto vivace e dinamico. Da vedere per una serata all’insegna dell’allegria, ma che porta a casa anche momenti di riflessione.
Mena Zarrelli
19 marzo 2016