Recensione dello spettacolo Hyperion in scena al teatro Vascello di Roma dal 1 al 2 dicembre 2015.
Gli spettatori prendono posto nella sala Nanni del Teatro Vascello di Roma mentre sul palco il performer Jonathan Schatz sistema intorno a se, nella calma più totale formando un cerchio, bastoni bianchi di differenti misure. Ai lati della scena, in penombra, due musicisti seduti su delle sedie.
Come scrisse Bruno Maderna “Hyperion è il poeta che vive incompreso nel mondo e a sua volta non comprende il mondo circostante”. Il performer inizia a raccontarsi e traccia le sue parole con un gesso bianco ripercorrendo più volte il perimetro della circonferenza di cui lui stesso è il centro, come se stesse delimitando il suo mondo. Descrive se stesso in un'analisi spasmodica, in una continua misurazione, in un diario fisico e anatomico compulsivo.